Saloni Updates: Canon a Superstudio Più si fa in tre. Installazioni multimediali per stupire il pubblico, dentro a una super-natura hi-tech
Negli ultimi anni, una delle tappe obbligate a Superstudio Più, durante i giorni caldi del Salone, è lo stand della Canon. Per via delle sue installazioni tecnologiche, che lasciano i visitatori con il naso all’insù. Lo scorso anno eravamo rimasti incanti dalle aurore, ricreate da fasci di luce tangibili, di Toshiki Kiriyama. Quest’anno Canon ha […]
Negli ultimi anni, una delle tappe obbligate a Superstudio Più, durante i giorni caldi del Salone, è lo stand della Canon. Per via delle sue installazioni tecnologiche, che lasciano i visitatori con il naso all’insù.
Lo scorso anno eravamo rimasti incanti dalle aurore, ricreate da fasci di luce tangibili, di Toshiki Kiriyama. Quest’anno Canon ha suddiviso in tre opere l’esposizione dal titolo Neoreal in the forest. In un percorso, tutto rigorosamente al buio, si parte da Spring, di Ryuji Nakamura e Nobuhiro Shimura, un fitto telaio costituito da corde di pianoforte: sorta di ambiente sensoriale in cui vengono proiettate immagini legate alla forza della foresta.
Si passa poi alla seconda stanza, Fall in Pop, di mintdesigns e Nobuhiro Shimura, in cui le immagini, accompagnate dal suono, si proiettano su una struttura di organza plissettata. Si chiude con Super-Nature, del Canon Inc. Desing Center, in cui foto della natura ad altissima risoluzione scorrono su un piano che sormonta uno specchio. Tutte le immagini e proiezioni sono state realizzate con macchine reflex della Canon e tecnologie ad alta definizione. Ve l’eravate persa? Niente paura. Artribune vi regala un po’ foto e tre micro-video, uno per ogni installazione…
– Valia Barriello
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