Saloni Updates: riscoprendo il museo, a lume di candela. Si rinnova la storia d’amore tra il design e il Poldi Pezzoli
Centro di Milano, zona Montenapoleone. Vetrine colme di oggetti lussuosi e gente dal passo svelto. Entrare al Poldi Pezzoli, esemplare ecosistema domestico ottocentesco, è un ottimo modo per staccare dalla contemporaneità e iniziare la giornata, immergendosi in un’atmosfera raccolta, evocativa. Un tuffo all’indietro, tra i capolavori del Pollaiolo e di Botticelli, o in mezzo alle […]
Centro di Milano, zona Montenapoleone. Vetrine colme di oggetti lussuosi e gente dal passo svelto. Entrare al Poldi Pezzoli, esemplare ecosistema domestico ottocentesco, è un ottimo modo per staccare dalla contemporaneità e iniziare la giornata, immergendosi in un’atmosfera raccolta, evocativa. Un tuffo all’indietro, tra i capolavori del Pollaiolo e di Botticelli, o in mezzo alle armi e le armature nella sala allestita da Pomodoro.
Nella settimana del Salone del Mobile, e fino al prossimo 21 maggio, il Museo partecipa alla design fever che pervade tutta la città, ospitando la mostra Fare Lume. Candele tra arte e design. Dentro quattro stanze dell’abitazione del nobile Pezzoli trova spazio una piccola ricerca su questo oggetto un po’ anacronistico, ma ancora oggi trasformato e attualizzato da ricerche innovative.
Il dialogo tra arte contemporanea e design si concretizza nell’accostamento tra Michelangelo Pistoletto e il Sovrappensiero Design Studio, tra Bonomo Faita e Cristoph Van Bömmel. La candela non è che pura reinvenzione della forma, come per Alessandra Baldereschi, oppure pretesto per una riflessione sulla soggettività del tempo, come nel caso di Livialein.
– Giorgio Piga
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