Villa Croce connection. Chi sarà il nuovo curatore del museo genovese? Il bando è scaduto, ma la “giuria” ancora non ha trovato una data per riunirsi. Ecco i nomi dei papabili
A dispetto del non certo allettante – per qualcuno che dovrà reggere le sorti di un importante museo -stipendio (40mila euro lordi sono circa 1500 euro al mese, dai quali si deve detrarre l’affitto), a quanto pare alla call per eleggere il nuovo direttore di Villa Croce hanno aderito più o meno tutti i critici […]
A dispetto del non certo allettante – per qualcuno che dovrà reggere le sorti di un importante museo -stipendio (40mila euro lordi sono circa 1500 euro al mese, dai quali si deve detrarre l’affitto), a quanto pare alla call per eleggere il nuovo direttore di Villa Croce hanno aderito più o meno tutti i critici d’arte e curatori italiani a vario titolo in cerca di una cadrega di prestigio che permetta, giusto per dirne una, di sedersi al tavolo dell’AMACI o, banalmente, di potersi dire direttore di qualcosa. E poi Villa Croce è uno spazio storico, bello, divertente. Insomma, soldi non ce ne sono ma ci si può far largo in una città tra l’altro priva di molte altre offerte sul contemporaneo.
Oggi il bando è scaduto. Quel che è fatto è fatto, e non si attende altro che la riunione della commissione che dovrà scegliere tra le candidature entrate nella short list. C’è stata, a quanto risulta ad Artribune, qualche difficoltà a trovare la data per la riunione della commissione che, a tutt’oggi, non risulta convocata a dispetto dei tentativi della Fondazione Palazzo Ducale (che sovraintende alle operazioni). L’auspicio è che entro il mese di maggio i “giurati” (tutti direttori di museo, come abbiamo anticipato qualche settimana fa) riescano ad incontrarsi ed a decidere.
Già, ma quali sono i favoriti? Secondo quanto ci consta, in questo momento potrebbe esserci un terzetto di testa con le maggiori probabilità di riuscita. In due casi si tratterebbe di una sorta di “risarcimento” a seguito delle vicende di Artissima. A Torino molti furono i delusi e alcuni tra loro (Luigi Fassi? Vincenzo de Bellis?) potrebbero avere la consolazione del posto a Genova. L’alternativa, poi, sarebbe squisitamente locale. E potrebbe venire incarnata in Matteo Fochessati, curatore della Wolfsoniana e collaboratore della cronaca di Genova di Repubblica, lui non avrebbe il problema dell’affitto di casa…
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