Cencansi adepti per la Confraternita della Salvezza. L’hanno fondata Vanni Cuoghi e Ilaria Del Monte, creano opere a più mani, anticrisi…
Si narra che Braque e Picasso tra il 1908 e il 1912 lasciarono volutamente alcuni dipinti senza firma, per rendere difficile l’identificazione della mano. In tempi più recenti i membri della canadese Royal Art Lodge si trovavano una sera alla settimana per disegnare insieme. Ora l’approccio creativo sbarca in Italia: è il turno di Vanni […]
Si narra che Braque e Picasso tra il 1908 e il 1912 lasciarono volutamente alcuni dipinti senza firma, per rendere difficile l’identificazione della mano. In tempi più recenti i membri della canadese Royal Art Lodge si trovavano una sera alla settimana per disegnare insieme. Ora l’approccio creativo sbarca in Italia: è il turno di Vanni Cuoghi (Genova, 1966) e Ilaria Del Monte (Taranto, 1985) che, senza abbandonare la loro carriera solista, hanno fondato la Confraternita della Salvezza, nome con cui firmano una serie di dipinti realizzati a quattro mani.
Grazie alla frequentazione quotidiana e alla reciproca stima per il lavoro, i due artisti hanno riscoperto una modalità di fare arte che ha il sapore delle botteghe antiche, dei grandi cicli di affreschi, per esempio. Un modo di reagire alla crisi, realizzando opere dal costo accessibile, che permettono ai collezionisti di avere un corpus di lavori sostanzioso a disposizione, in cui la mano di Vanni Cuoghi e quella di Ilaria Del Monte sono fuse ma rimangono riconoscibili.
Il primo progetto – vedere la fotogallery please – ha il titolo Per grazia ricevuta, e comprende piccoli olii su tela e tavolette che raccontano storie di personaggi in situazioni paradossali dalle quali sfuggono con fantasiosi escamotages. La Confraternita della Salvezza ha in mente, però, di ampliare il circolo di sodales. Quale sarà il prossimo nome coinvolto?
– Marta Cereda
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati