Era scritto, e si è puntualmente avverato. 120 milioni di dollari, L’Urlo di Edvard Munch diventa l’opera d’arte più costosa mai venduta a un’asta
Lo vedrete, almeno nella giornata di oggi, in tutte le salse, dai primi tg nazionali all’ultima delle gazzette paesane; perché i media, soprattutto la televisione, di arte parla solo quando diventa cronaca, quando c’è “ciccia” sensazionale da dare in pasto al pubblico. Per cui, serve a poco dilungarsi: quello che era parso fin da subito […]
Lo vedrete, almeno nella giornata di oggi, in tutte le salse, dai primi tg nazionali all’ultima delle gazzette paesane; perché i media, soprattutto la televisione, di arte parla solo quando diventa cronaca, quando c’è “ciccia” sensazionale da dare in pasto al pubblico. Per cui, serve a poco dilungarsi: quello che era parso fin da subito un risultato scontato, è puntualmente arrivato. Nell’asta tenutasi da Sotheby’s a New York, mentre in Italia era già notte fonda, L’urlo di Edvard Munch, l’unica delle quattro versioni ancora in mano a un privato, è diventata l’opera d’arte più costosa mai venduta a un’asta all times: 119,9 milioni di dollari.
Dodici minuti di schermaglie, e sotto i colpi del battitore Tobias Meyer i sette potenziali acquirenti hanno fatto lievitare il prezzo base d’asta di 80 milioni di dollari fino alla vertiginosa aggiudicazione. Che scalza dalla testa della classifica Nudo, foglie verdi e busto di Picasso, che era stato venduto nel 2010 per 106,5 milioni di dollari. Per i patiti o gli specialisti, in allegato il video integrale della vendita record…
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