Fondazioni che non sentono la crisi: la CRT conferma il sostegno all’arte contemporanea. E ci sono anche un paio di novità: Resò meet-up e il corso per curatori Campo, griffato Fondazione Sandretto
“No al sostegno della cultura passatempo, ma all’atmosfera creativa grazie alla quale c’è innovazione e sviluppo”. Un Fulvio Gianaria grintoso ha aperto la conferenza stampa di presentazione delle attività della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Anzi, si tratta soprattutto di sostegno a una selezionata schiera di attività proposte da diversi soggetti piemontesi. E […]
“No al sostegno della cultura passatempo, ma all’atmosfera creativa grazie alla quale c’è innovazione e sviluppo”. Un Fulvio Gianaria grintoso ha aperto la conferenza stampa di presentazione delle attività della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Anzi, si tratta soprattutto di sostegno a una selezionata schiera di attività proposte da diversi soggetti piemontesi. E ciò senza nulla togliere alla campagna di acquisizioni/deposito che continua da dodici anni e che nel 2011, a fronte di un investimento di 1,4 mln di euro, ha portato alla GAM e al Castello di Rivoli opere di Boltanski e Baselitz, Scully e Kounellis, Ontani e Kabakov, per fare qualche nome.
Innanzitutto va citata la man forte prestata ad Artissima, e ciò in ragione delle evidenti “ricadute sul territorio”, sottolinea un realista Gianaria. C’è poi il contenitore sfavillante di Contemporary Art Torino+Piemonte, anch’esso da guardare in una prospettiva strategica. E infine ci sono i progetti veri e propri. Di Giorno per Giorno i nostri lettori sanno pressoché tutto, grazie alla lunga intervista rilasciata ai nostri microfoni dal curatore Gianluigi Ricuperati, che ci ha svelato in anteprima nomi e temi. Ricordiamo giusto che l’appuntamento è dal 19 al 30 giugno, per una dieci giorni di incontri serrati con personaggi provenienti dalle discipline più diverse. ZonArte, l’iniziativa che federa i dipartimenti educazione di musei e fondazioni piemontesi, torna in gran spolvero con la Summer School al Castello di Rivoli (dal 15 giugno al 15 settembre) e in novembre ad Artissima.
Novità particolarmente succose per quanto concerne Resò, il programma di residenze in & out che coinvolge ancora una volta parecchie realtà piemontesi e alcune omologhe internazionali al Cairo, New Delhi e San Paolo-Rio de Janeiro. Oltre alla partenza dei “nostri” artisti e all’accoglienza di quelli stranieri, si aggiunge da quest’anno Resò meet-up, una sorta di repêchage di 6 artisti del territorio che non sono stati selezionati per la residenza all’estero e che potranno beneficiare di workshop e seminari presso le istituzioni piemontesi, nonché della presentazione del loro lavoro alla Colazione a Barriera che si tiene durante Artissima. Seconda novità assai rilevante all’interno di Resò è la nascita di Campo, un corso per curatori italiani promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (realtà che dal 2007 ha al suo attivo un corso/residenza in Italia per curatori stranieri): una formula che coniuga lo studio teorico, l’attività seminariale, la pratica sul campo e la “residenza in viaggio”, ovvero la visita e l’incontro con artisti, direttori di museo, curatori e critici lungo lo Stivale.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati