La guerra di Nico. Terremoto musicale a Vittorio Veneto, targato Vascellari-Codalunga. Tre giorni con i video di Carlos Casas e il post-industrial di Wolf Eyes, grande noise from Detroit

Tre giorni di battaglia. Condotti, con brutale impeto, dai tre lupi cattivi del noise made in USA. Oscuri, ruvidi, visionari, a proprio agio tra caos e distorsione, i Wolf Eyes sono gli special guest della quinta edizione di Three Days Of Struggle, creatura sperimentale di Codalunga, lo spazio-progetto indipendente capitanato da Nico Vascellari. Un festival […]

Tre giorni di battaglia. Condotti, con brutale impeto, dai tre lupi cattivi del noise made in USA. Oscuri, ruvidi, visionari, a proprio agio tra caos e distorsione, i Wolf Eyes sono gli special guest della quinta edizione di Three Days Of Struggle, creatura sperimentale di Codalunga, lo spazio-progetto indipendente capitanato da Nico Vascellari. Un festival che fa della diversità tra le varie edizioni un fattore distintivo: privo di cadenza annuale fissa, cambia continuamente luogo e formula. A restare costante è, invece, il desiderio di creare collisioni e interazioni tra ricerca sonora e sperimentazioni visiva, stabilendo una relazione forte con la cittadina di Vittorio Veneto, vera matrice e inscindibile componente dell’evento.

E continua a volare alto, Vascellari, col suo festival. Che anche quest’anno intercetta dei nomi importanti, tra i più influenti al mondo per la scena del noise e dintorni. I Wolf Eyes, attivi con successo da un decennio, sono Mike Connelly, John Olson e Nate Young, qui presenti con i rispettivi progetti solisti. Gente che arriva dall’industrial storico, quello dei Throbbing Gristle e dei Cabaret Voltaire, spogliato dal mood più tetro e melanconico, e tradotto in una chiave energica che mixa elettronica, free-noise e rumorismo ambient. Le “burned mind” degli azzannatori di Detroit riducono il suono in cacofoniche poltiglie caliginose, rivelando sovente una vena cerebrale che disegna solenni paesaggi apocalittici.

Carlos Casas Avalanche 2006 La guerra di Nico. Terremoto musicale a Vittorio Veneto, targato Vascellari-Codalunga. Tre giorni con i video di Carlos Casas e il post-industrial di Wolf Eyes, grande noise from Detroit

Carlos Casas, Avalanche, 2006-2010

Tutto questo arriva, tra il 18 e il 20 maggio prossimi, nella ridente provincia trevigiana. Tutto questo, ma non solo: a completare il menu ci sono il black metal degli Inquisition, le scorribande analogiche degli Opium Child, tra vintage e low-fi, la computer music molto Eighties di Lorenzo Senni, il samba noise di Niños Du Brasil, l’acid rock di Hiroshima Rocks Aroun, il kraut rock di Squadra Omega; e poi ancora Dracula Lewis, Matt Bordin, Palm Wine e l’artista Marco Samorè in consolle, nelle sue seconde vesti di dj. Posto d’onore, in mezzo a tante derive soniche, anche alla videoarte: Carlos Casas presenta 1812 (Archive Works #06), un video in loop di 40 minuti ispirato al film del regista russo S. Bondarchuk Guerra e Pace, prodotto nel 1967.

– Helga Marsala

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

Scopri di più