La Habana Updates: la Biennale scalda i motori con l’inaugurazione del programma di mostre collaterali. Si parte con un focus sull’arte cubana contemporanea
L’undicesima edizione della Biennale dell’Avana, curata da Jorge Fernandez Torres, apre ufficialmente i battenti oggi, 11 maggio, con una lunga serie di opening che si snoderà lungo tutta la giornata in molteplici sedi disseminate per tutta la città. La kermesse, intitolata Practicas artisticas e imaginarios sociales, ha tuttavia iniziato a scaldare i motori già da […]
L’undicesima edizione della Biennale dell’Avana, curata da Jorge Fernandez Torres, apre ufficialmente i battenti oggi, 11 maggio, con una lunga serie di opening che si snoderà lungo tutta la giornata in molteplici sedi disseminate per tutta la città. La kermesse, intitolata Practicas artisticas e imaginarios sociales, ha tuttavia iniziato a scaldare i motori già da ieri con l’inaugurazione di alcuni eventi importanti, tra cui l’ampio programma di esposizioni collaterali, che comprende oltre cento progetti tra mostre personali, collettive ed eventi speciali.
La sede principale delle “exposiciones colaterales”, dedicate esclusivamente all’arte cubana contemporanea, è quest’anno la Fortaleza San Carlos de la Cabana, suggestiva fortificazione coloniale situata di fronte all’Avana Vieja sul versante opposto della baia, struttura che aveva ospitato la mostra principale durante le sei ultime edizioni della Biennale. La proposta qui è ampia e variegata: pittura, disegno, installazione, scultura e performance. Accoglie all’entrata del forte, adagiata nel grande fossato, l’installazione di Teresa Almeida Resistencia del Origen, progetto dedicato al tema della contaminazione dello spazio naturale. Tre grandi trivelle per l’estrazione del petrolio, parzialmente ricoperte di muschio, simboleggiano l’eterna battaglia tra l’uomo e la natura, accompagnate da un’opera video proiettata sullo sfondo.
Tra le tante proposte – la presentazione parla della “più grande mostra di arte cubana mai realizzata”, con oltre quattrocento artisti – spiccano i lavori di Guillermo Ramirez Malberti, evocativo progetto sul tema dell’automobile, che celebra la nota pratica cubana della modifica e del restauro creativo delle vecchie autovetture, e quella di Alexis Leyva (KCHO), Costruyendo el Hombre Nuevo, percorso che simboleggia la capacità umana di dare forma agli oggetti, e attraverso di essi, a intere culture.
– Valentina Tanni
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