Le cover dei dischi, materia prima per artisti e designer. Chi le ha progettate, chi le ha interpretate. Come Aaron Savage, che ne ha fatto delle deliziose costruzioni Lego
Ci sono i Clash, i Queen, i Pink Floyd, David Bowie, Springsteen, gli Smiths. Ma anche Lily Allen, i Blur, i Red Hot Chili Peppers, Ice Cube, Fatboy Slim. Star della musica vecchie e nuove, pezzi da novanta, dinosauri della discografia o nuovi talenti venuti alla ribalta negli ultimi anni. Ne ha sfornati una cinquantina, […]
Ci sono i Clash, i Queen, i Pink Floyd, David Bowie, Springsteen, gli Smiths. Ma anche Lily Allen, i Blur, i Red Hot Chili Peppers, Ice Cube, Fatboy Slim. Star della musica vecchie e nuove, pezzi da novanta, dinosauri della discografia o nuovi talenti venuti alla ribalta negli ultimi anni. Ne ha sfornati una cinquantina, Aaron Savage, di questi irresistibili restyling: cover di album famosi, rivisitate in chiave Lego. Vere e proprie costruzioni, fatte con i mitici mattoncini colorati e gli inconfondibili omini dalle faccine gialle: le costruzioni più celebri del mondo, customizzate in chiave pop e rock. Savage, designer e fotografo britannico, si è sbizzarrito con questa divertente serie, battezzata Brick the LP, dando sfogo alla sua passione per la musica, ma anche a quella per i giocattoli e i ricordi d’infanzia. Tra memorie sonore e leggerezza ludica, una delle massime icone del toys world incontra alcune delle più grandi icone del music world. Da collezionare. Spulciatevi la nostra gallery, con un’ampia selezione. Quale vi convince di più? Il minimalismo dei Coldplay o la stravaganza dei Kiss? John Lennon e Yoko Ono in costume adamitico, l’inossidabile banana dei Velvet Underground o il granchietto lisergico dei Prodigy? E il ritratto molto Eighties di Michael Jackson in bianco, indimenticabile poser per la copertina di Thriller? Bellissimo anche in versione Lego…
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati