Manuel Felisi, Vinicio Capossela e la pioggia. Fra musica e arte contemporanea, spettacolo a Milano per Piano City alla Rotonda della Besana. E anche fuori…
Sinfonia Numero... E la frase prosegue con un uno, per chi è riuscito ad entrare – venerdì 11 maggio – negli spazi della Rotonda della Besana. Con dodici, per i tanti che invece non ha avuto accesso all’interno, e hanno potuto seguire il concerto solo tramite un maxischermo sul prato. Spieghiamo meglio: uno era nientemeno […]
Sinfonia Numero... E la frase prosegue con un uno, per chi è riuscito ad entrare – venerdì 11 maggio – negli spazi della Rotonda della Besana. Con dodici, per i tanti che invece non ha avuto accesso all’interno, e hanno potuto seguire il concerto solo tramite un maxischermo sul prato. Spieghiamo meglio: uno era nientemeno che Vinicio Capossela, al pianoforte nella performance di Manuel Felisi promossa – fra musica e arte contemporanea – da Fabbrica EOS nell’ambito di Piano City 2012, una tre giorni milanese importata direttamente da Berlino e per la prima volta in Italia, che coinvolge spazi già dediti alla musica e non.
Il particolare pianoforte pensato da Felisi dimostra che anche la natura – nello specifico la pioggia – è una compositrice. Grazie a un dispositivo, infatti, sono le gocce d’acqua a determinare, cadendo, l’espandersi del suono dallo strumento. Ma per l’occasione Vinicio Capossela le ha dato una mano, anzi due, diteggiando sul piano al centro della Rotonda. La performance è durata meno di un’ora, ma poco dopo anche il folto pubblico che per ragioni logistiche era rimasto escluso, ha avuto la sua soddisfazione: i dodici cui si accennava erano infatti i pianisti che – a beneficio dei ritardatari – hanno suonato in sincrono musica classica sotto il porticato della Rotonda, con il progetto Piano Twelve. Poesia di una sera di primavera, qualche suggestione nelle foto qui sotto…
– Lucia Grassiccia
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