Non solo Munch. Christie’s in tono minore, mentre le aste di maggio di Sotheby’s, sull’onda del Grido, portano in cassa 330 milioni di dollari
Ad illuminare la tornata maggiolina delle aste a New York – ne abbiamo parlato oggi di prima mattina – è stato il record di 119 milioni di dollari pagato – si pensa da un emiro del Qatar – per The scream di Munch. La città si è riempie di collezionisti e di mercanti da tutto […]
Ad illuminare la tornata maggiolina delle aste a New York – ne abbiamo parlato oggi di prima mattina – è stato il record di 119 milioni di dollari pagato – si pensa da un emiro del Qatar – per The scream di Munch. La città si è riempie di collezionisti e di mercanti da tutto il mondo, Sotheby’s e Christie’s diventano il centro del mercato dell’arte mondiale, quest’ anno a maggior ragione visto che le aste coincidono con Frieze art Fair, la fiera londinese che sbarca per la prima volta sulla grande mela.
Si cominciava con Impressionismo e Moderno: Sotheby’s e Christie’s si sono impegnate al massimo per offrire ai loro clienti cataloghi ricchi di novità e di pezzi inediti. Le previeus, i giorni precedenti alle rispettive vendite, sono affollatissime di mercanti, collezionisti e anche molti curiosi. Arrivano anche gli Italiani che contano come Fabrizio Moretti, Marco Voena, Gian Enzo Sperone, Carlo Orsi, Franco Noero, Massimo De Carlo. Christie’s ha aperto le danze la serata del 1 maggio con una selezione molto più contenuta rispetto alla sua rivale storica, appena 32 lotti. La vendita nel complesso ha messo in luce una sostanziale tenuta dei prezzi, riportando un ottimo 90% di venduto per un totale 117 milioni di dollari. Pochi i lotti capaci di superare le stime, tra questi sicuramente il più sorprendente è stato Le pivoines di Henri Matisse, valutato 8-12 milioni di dollari e capace di spuntare il ragguardevole prezzo di 19,1 milioni.
Il giorno successivo – 2 maggio – spostamento dunque da Sotheby’s, che per questa occasione proponeva un catalogo molto corposo di 76 lotti, guidato dal citato pastello di Munch. Pur rispettando le stime, l’asta è riescita a mettere a segno uno stellare risultato complessivo di 330 milioni di dollari, con una percentuale di venduto dell 88%. I lotti che hanno maggiormente sorpreso sono stati Il ritratto di Picasso, Femme assise dans un fauteuil, capace di raggiungere i 29 milioni di dollari, e il dipinto di Salvador Dali Printemps Necrophilique, del 1936, volato fino a 16 milioni.
– Luigi Franchin
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