Poco spazio alle arti visive nella Notte Bianca fiorentina. Tutti a Palazzo Strozzi per Loris Cecchini: ancora foto e video di un’installazione che cambia volto dal giorno alla notte
Non c’è stato tanto spazio per le arti visive, nella Notte Bianca di Firenze, che ha tenuto banco ieri, 30 aprile, concentrandosi però su progetti più legati alla musica, alla coreografia o alle performance teatrali. Nel chiostro verde del Museo di Santa Maria Novella si poteva vedere l’Installazione multimediale Repositioning edge park, di OAC […]
Non c’è stato tanto spazio per le arti visive, nella Notte Bianca di Firenze, che ha tenuto banco ieri, 30 aprile, concentrandosi però su progetti più legati alla musica, alla coreografia o alle performance teatrali. Nel chiostro verde del Museo di Santa Maria Novella si poteva vedere l’Installazione multimediale Repositioning edge park, di OAC Collective, mentre dalle parti di Piazza di Parte Guelfa si andava sul classico, con un’esposizione di Terrecotte di Montelupo.
E allora? E allora i tanti art maniac alla fine hanno fatto base a Palazzo Strozzi, aperto fino all’una di notte, che offriva al pubblico la possibilità di visitare a prezzo ridotto le mostre American Dreamers e Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo. E soprattutto – come già anticipato nell’articolo del 27 aprile – offriva Aerial Boundaries, il progetto site specific di Loris Cecchini che abiterà gli spazi del cortile fino al 1 luglio. Una spettacolare opera composta da 528 moduli specchianti di forma ottagonale organizzati in 5 strutture aeree a forma di poliedro irregolare, che creano un gioco infinito di rimandi tra il rigore geometrico dell’architettura del chiostro rinascimentale e la superficie lucida della scultura sospesa.
E per chi non avesse potuto assistere al “making of” dell’installazione con l’artista all’opera supportato dallo staff di Palazzo Strozzi e gli studenti “presi in prestito” dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, vi proponiamo il video del giovane regista Tayu Vlietstra.
– Valentina Grandini
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