Al via il Premio Shanghai. Un pool super-istituzionale per un progetto internazionale di residenze. Vi alletta l’idea di un soggiorno in Cina, da mettere anche in curriculum? Se siete artisti, con un massimo di 35 anni, l’occasione è propizia
È il momento delle residenze. Artisti stranieri che arrivano in Italia, ospiti di musei, fondazioni, accademie; e artisti Italiani che volano all’estero, a loro volta coinvolti da istituzioni pubbliche e private, per godersi periodi di studio e lavoro oltreconfine, venendo a contatto con frammenti tutti diversi dell’art system globale. Tante, tantissime residenze. Troppe? Troppo poche? […]
È il momento delle residenze. Artisti stranieri che arrivano in Italia, ospiti di musei, fondazioni, accademie; e artisti Italiani che volano all’estero, a loro volta coinvolti da istituzioni pubbliche e private, per godersi periodi di studio e lavoro oltreconfine, venendo a contatto con frammenti tutti diversi dell’art system globale. Tante, tantissime residenze. Troppe? Troppo poche? Utili? Superflue? Che se ne pensi male o bene, le residenze per artisti e curatori sono diventate, in questo incipit di secolo, il format per eccellenza dell’art world. Nell’era della globalizzazione, tutto ruota intorno all’idea di transito e di scambio, nel segno di una internazionalizzazione che recupera e rilegge il tema del confine, intercettando quello dell’ospitalità. Confini che definiscono e insieme connettono, confini da tracciare e da sfondare, virtualmente e fisicamente. L’unica cifra possibile, oggi.
Allora ecco l’ennesimo progetto di residenze, dedicato a giovani tra i 18 e i 35 anni. A scendere in campo, stavolta, è un pool di istituzioni governative, direttamente impegnato nella promozione dell’evento: il Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Ministero per gli Affari Esteri, l’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, accanto all’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.
Sei saranno, in totale, gli artisti beneficiati dal Premio Shanghai: tre italiani e tre cinesi, a cui saranno offerti due mesi di soggiorno rispettivamente in Cina e in Italia. I vincitori, provando a integrarsi con il tessuto culturale locale, misurandosi con dinamiche e specificità del sistema dell’arte locale, avranno modo di progettare un lavoro, quindi di realizzarlo ed esporlo, seguiti da un tutor.
I materiali, da inviare alla segreteria organizzativa entro il 30 giugno 2012, saranno sottoposti al giudizio di una commissione di tre esperti, designati da ciascuna istituzione. Ancora sconosciuti i nomi dei tre commissari. Bando scaricabile sul sito del Premio Shanghai e su quelli delle istituzioni promotrici.
– Helga Marsala
info: [email protected], tel 011.19781500
[email protected], tel. 0086 21 54075588 int. 157
www.beniculturali.it; www.pabaac.beniculturali.it; www.iicshanghai.esteri.it; www.igav-art.org
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