Ancora una casella riempita per la Biennale Arte 2013, ancora Italia ferma al palo. Sceglie anche Hong Kong: Lars Nittve commissario, Lee Kit artista
Manca un annetto, ma in verità sembra che manchi un mese, alla Biennale Arte di Venezia, tanto si fanno fitti gli annunci di stati che hanno selezionato gli artisti che chiameranno a rappresentarli. Negli ultimi tempi ne stiamo dando notizia alla media di uno al giorno: peccato che all’appello continui inesorabilmente a mancare proprio l’Italia, […]
Manca un annetto, ma in verità sembra che manchi un mese, alla Biennale Arte di Venezia, tanto si fanno fitti gli annunci di stati che hanno selezionato gli artisti che chiameranno a rappresentarli. Negli ultimi tempi ne stiamo dando notizia alla media di uno al giorno: peccato che all’appello continui inesorabilmente a mancare proprio l’Italia, che addirittura non si è presa il disturbo di nominare neanche il curatore, del padiglione. Del resto, si potrebbe dire, per mantenere gli standard visti nelle ultime nostre partecipazioni, non serve certo tanto tempo: dagli sgarbi Sgarbiani delle scorso anno, al supermarket hard discount dei due Beatrice nel 2009, al surgelato preconfezionato Penone – Vezzoli del 2007, targato Gianelli.
Insomma, stiamo a guardare mentre anche Hong Kong decide: su indicazione dell’Arts Development Council e di M +, il futuro museo di Hong Kong nel quartiere di West Kowloon, il prescelto è il 34enne Lee Kit, attivo con diversi mezzi, dalla pittura al video, scultura, installazione, performance, con una tavolozza di colori pastello piegata a riflettere aspetti della vita quotidiana. Curatore del padiglione sarà proprio Lars Nittve, curatore di fama mondiale e direttore esecutivo di M +, che si è detto “fiducioso che Kit abbia la capacità di trarre il meglio dalla location perfetta, anche se tutt’altro che facile, che Hong Kong ha a Venezia”.
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