Basel Updates: la carrellata degli italiani. Fra arte storicizzata e qualche slancio per nomi nuovi, promosse le gallerie di scena ad Art Basel. Un po’ di immagini dagli stand…
Le ormai storiche interviste di Artribune ai galleristi per i primi bilanci? Arrivano presto anche su Art Basel, stiamo finendo di sistemarle. Ma intanto siamo andati a dare un’occhiata agli stand tricolori armati di macchina fotografica, per darvi un’idea più compiuta di come i nostri quattordici portacolori si sono presentati all’appuntamento. Si parte dal napoletano […]
Le ormai storiche interviste di Artribune ai galleristi per i primi bilanci? Arrivano presto anche su Art Basel, stiamo finendo di sistemarle. Ma intanto siamo andati a dare un’occhiata agli stand tricolori armati di macchina fotografica, per darvi un’idea più compiuta di come i nostri quattordici portacolori si sono presentati all’appuntamento.
Si parte dal napoletano Artiaco, che porta in fiera grandi nomi come Carl Andre, Gilbert & George, Anselmo, i talentuosi Perino e Vele e Craige Horsfield a cui, in questi giorni, anche la Kunsthalle di Basilea dedica una splendida mostra. Massimo Minini è lo spazio in cui ci siamo più soffermati: proposta ampia, che va da Giulio Paolini a Luigi Ghirri, da Ettore Spalletti a un lavoro dell’inedito duo Gabriele Basilico e Dan Graham, fino alle curve filosofiche di Anish Kapoor. Colpisce anche la pittura di Paul P: l’artista canadese, presente per l’occasione, dipinge piccoli quadri figurativi, olio su tela, che emanano una forza e una speciale aura di matrice un po’ romantica.
Grande respiro internazionale anche allo stand della napoletana Raucci Santamaria, con il complesso lavoro di ricerca di Cheyney Thompson, Pedstal 18, e quello più intimista di Cathy Wilkes. Zero… porta in fiera Giorgio Andreotta Calò, vincitore del Premio Italia Arte Contemporanea 2012, dimostrandosi sempre attenta ai giovani artisti del Belpaese.
Tirando le somme: le italiane a Basilea dimostrano di possedere pezzi importanti e storicizzati, di puntare su una rigida selezione qualitativa e di proporre il lavoro di artisti del territorio avvicinandoli a nomi internazionali. Sarà l’aria elvetica…
– Katiuscia Pompili
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