Contaminazione di generi e di stili? Si dice anche Mash up. E a Roma ci fanno pure un festival, al via la prima edizione
Mixare materiali provenienti da fonti diverse, suoni, letteratura o musica, diverse fonti che vengono mescolate insieme per creare una nuova composizione. Questa una possibile definizione del Mash up: questa almeno quella che ne dà il MAshRome Film Fest, in arrivo dal 6 giugno a Roma con la sua prima edizione nella suggestiva location dell’Acquario Romano […]
Mixare materiali provenienti da fonti diverse, suoni, letteratura o musica, diverse fonti che vengono mescolate insieme per creare una nuova composizione. Questa una possibile definizione del Mash up: questa almeno quella che ne dà il MAshRome Film Fest, in arrivo dal 6 giugno a Roma con la sua prima edizione nella suggestiva location dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura.
Nato da un lungo viaggio in Europa delle ideatrici Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo alla scoperta delle nuove tendenze artistiche e audiovisuali, il festival si propone di scoprire “nuovi autori che, attraverso la contaminazione e la sperimentazione di generi e di stili, interpretino le tendenze dell’espressione artistica contemporanea”. Protagoniste oltre quattrocento opere mash up di autori internazionali ricevute in tre mesi dal lancio del sito, e da rapporti con oltre venti partner tra festival e organizzazioni di cinema in tutto il mondo.
Prevista nei quattro giorni di rassegna l’assegnazione di diversi riconoscimenti, dal BestMashPrime al Best Mash New Experience, Best Talented Youth, Premio Aquila Mash, attribuiti da una giuria nella quale siede anche un rappresentante di Artribune, media partner del festival.
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