È viennese, ma viene dagli Stati Uniti. Ed andrà a Venezia: l’Austria sceglie Mathias Poledna per il padiglione nazionale alla Biennale Arte del 2013
“La Biennale di Venezia è uno degli eventi più importanti dell’arte contemporanea. E per un artista la partecipazione alla Biennale è un passaggio altrettanto importante”. Ha debuttato così, con parole enfatiche e affettuose verso quel pezzo di patrimonio italiano e internazionale, la ministra austriaca della cultura Claudia Schmied: occasione, l’annuncio della scelta dell’artista Mathias Poledna […]
“La Biennale di Venezia è uno degli eventi più importanti dell’arte contemporanea. E per un artista la partecipazione alla Biennale è un passaggio altrettanto importante”. Ha debuttato così, con parole enfatiche e affettuose verso quel pezzo di patrimonio italiano e internazionale, la ministra austriaca della cultura Claudia Schmied: occasione, l’annuncio della scelta dell’artista Mathias Poledna (Vienna, 1965) per il Padiglione Austria alla 55. Biennale Internazionale d’Arte. Che inaugurerà, è vero, tra circa un anno, ma l’apparato ministeriale dell’arte e della cultura ha deciso che era ora di muoversi.
Scelta da attribuire a Jasper Sharp, commissario trentaseienne incaricato già da tempo della selezione: nazionalità inglese, da oltre un quinquennio a Vienna, padronanza di molte lingue, italiano incluso; storico d’arte e curatore, conoscitore del contemporaneo a livello internazionale e, non per nulla, da settembre scorso responsabile del programma di arte contemporanea del celeberrimo Kunsthistorisches Museum. Questa, una novità eclatante – di cui Artribune si è occupata – per un santuario del “classico” che custodisce capolavori d’arte assoluti, soprattutto italiani.
Il nome di Poledna non circola frequentemente negli ambienti viennesi. Ci voleva un’indagine a 360° per rintracciare questo artista, poiché dal 2000 vive a Los Angeles, avendo comunque ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, se è vero che alcune sue opere sono nelle collezioni del MoMA e del Whitney Museum di New York, del Museum of Contemporary Art di Chicago, del Museum of Contemporary Art di Los Angeles, dello Stedelijk di Amsterdam, del MUMOK di Vienna.
“Abbiamo tutto il tempo per preparare un buon progetto”, dice Sharp, annunciando che l’artista presenterà una mostra di opere inedite e descrivendo il suo lavoro come indagine sulle interconnessioni tra arte e intrattenimento, in architettura e nel design, nel linguaggio cinematografico e nei processi di creazione delle configurazioni della cultura contemporanea.
– Franco Veremondi
Arte contemporanea al Kunsthistorisches Museum di Vienna
www.labiennale.org
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