L’isola che non c’è di Minsuk Cho. L’architetto sudcoreano (e koolhaasiano) inaugura a Perugia il festival Festarch 2012
Apre i battenti a Perugia con la lectio magistralis dell’architetto Minsuk Cho, l’edizione di Festarch 2012. In un gremito teatro Morlacchi il sudcoreano illustra i suoi progetti ma anche il contesto sociale, soprattutto coreano, in cui negli ultimi anni ha operato e che sta vivendo, in periodi di recessione europea e statunitense, una grande espansione […]
Apre i battenti a Perugia con la lectio magistralis dell’architetto Minsuk Cho, l’edizione di Festarch 2012. In un gremito teatro Morlacchi il sudcoreano illustra i suoi progetti ma anche il contesto sociale, soprattutto coreano, in cui negli ultimi anni ha operato e che sta vivendo, in periodi di recessione europea e statunitense, una grande espansione commerciale ma soprattutto immobiliare. L’architetto, classe ’66, lavora oggi per Rem Koolhaas, dopo una laurea nella coreana Yonsei University e un master alla Columbia. Nel ’98 fonda a New York il suo primo studio con James Slade per poi decidere di tornare in Corea, dove nel 2003 fonda Mass Studies. È suo il padiglione della Corea all’Expo di Shangai del 2010, mentre le opere Dalki Theme Park e Different but Same Houses sono state esposte alla Biennale di Venezia del 2010.
Ultimo, in ordine di tempo, è il progetto per la nuova sede della società coreana di Information Technology Daum, ad oggi il secondo motore di ricerca più utilizzato in Corea, dopo il gigante Naver ma prima di Google e Yahoo che, si sa, in Oriente non hanno grande successo. Il nuovo headquarter racchiude una comunità creativa di lavoro, lontano dalla densissima Seul, su di un’isola autonoma nella costa meridionale della penisola coreana. Un edificio quasi rurale ma altamente tecnologico, introverso in cui, come un antro o una grotta, si può trovare rifugio. Ma anche un esperimento sociologico, la creazione di una comunità dal nulla, perfettamente autonoma e funzionante. Tanto che, ad oggi, si registrano già tre matrimoni tra i dipendenti. Con grande soddisfazione da parte di Minsuk Cho…
– Zaira Magliozzi
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