Public art, da Londra a Maribor. Arrivano in Slovenia, guidati da Martin Romeo, gli studenti del Central Saint Martins College. Ecco come rivitalizzare una città… Mettendola a sedere

Gli studenti del Central Saint Martins College di Londra sbarcano in Slovenia, per un progetto all’insegna dell’arte pubblica e della socializzazione. Lo scorso 28 giugno, sotto la direzione artistica di Mirjana Rukavina e col coordinamento dall’artista multimediale Martin Romeo, i giovani corsisti hanno riempito le strade del centro storico di Maribor con una vagonata di sedie, […]

Gli studenti del Central Saint Martins College di Londra sbarcano in Slovenia, per un progetto all’insegna dell’arte pubblica e della socializzazione. Lo scorso 28 giugno, sotto la direzione artistica di Mirjana Rukavina e col coordinamento dall’artista multimediale Martin Romeo, i giovani corsisti hanno riempito le strade del centro storico di Maribor con una vagonata di sedie, tutte donate dai cittadini, dalle associazioni e dalle scuole, e ognuna contrassegnata dal nome del suo donatore.
A fine serata il pubblico s’è portato a casa la sua sedia preferita, mentre quelle rimaste andranno alla Caritas e alla Croce Rossa. Il progetto “Donate, exchange or take a chair!”, sostenuto dall’Unione Europea, ha visto gli studenti inglesi alla prese con la rivitalizzazione della città slovena, coinvolgendo in prima persona i suoi abitanti, per permettere loro di uscire in strada e godersi in una maniera atipica il centro storico.
Ne abbiamo parlato con Martin Romeo…
Qual è l’idea di base su cui poggia il vostro intervento?
Innanzitutto mi premeva riuscire a coinvolgere gli abitanti di Maribor, nel tentativo di trovare una soluzione al problema dell’isolamento di cui la città soffre. È stato difficile convincerli a partecipare. Anche se Maribor è la seconda città slovena per numero di abitanti, la maggior parte di loro l’abbandona per studiare o lavorare altrove: rimane dunque vuota, fino a quando d’estate non arrivano i turisti. Un isolamento vissuto un po’ con sofferenza. Il fatto che sia stata nominata capitale europea per la cultura 2012 fa ben sperare.
Perché via Koroška?
È molto interessante la connessione tra gli spazi pubblici, le stradine, i portici e i cortili, lasciati all’incuria del tempo, e quelli privati, ovvero le case della gente, collegati tra loro grazie a splendidi sottoportici e piccole stradine mai valorizzati abbastanza. Questa sera questi ambienti accoglieranno le proiezioni video degli artisti inglesi e chiunque potrà godersele tranquillamente seduto su una sedia al fresco, in un momento che vuole essere di forte socializzazione.

– Claudia Zini

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