Ripensando Tirana. Lo studio di architettura 51N4E si racconta a Festarch, il festival d’architettura di Perugia. Sono giovani e vengono dal Belgio: tre architetti con la passione per i Balcani
Un giovane studio belga che ha trovato la sua fortuna a Tirana. È il gruppo 51N4E, fondato nel 1998 da Johan Anrys, Freek Persyn e Peter Swinnen: tre talentuosi architetti che, nonostante il periodo di crisi, nel 2007 aprono una seconda sede nei Balcani grazie alle tante commesse ottenute nella capitale. Di queste si occupa […]
Un giovane studio belga che ha trovato la sua fortuna a Tirana. È il gruppo 51N4E, fondato nel 1998 da Johan Anrys, Freek Persyn e Peter Swinnen: tre talentuosi architetti che, nonostante il periodo di crisi, nel 2007 aprono una seconda sede nei Balcani grazie alle tante commesse ottenute nella capitale.
Di queste si occupa Johan Anrys, classe ’74, che in occasione di Festarch ci mostra la Tirana che sarà. Una città polverosa a forte carattere informale e con grandi aspettative. L’obiettivo: realizzare edifici che rappresentino la modernità. La storia sembra ripetersi e, come è già successo a Baku, capitale dell’Azerbaigian, le difficoltà non sono poche. Soprattutto quando a mancare sono le competenze specializzate. Così, invece dell’acciaio si sceglie il cemento. Il materiale più impiegato in tutta Tirana dove, a detta di Anrys, se ne fa un uso particolarmente creativo. E la TID Tower, ultima realizzazione dello studio 51N4E nel centro di Tirana, è l’emblema di una città ancora a metà, priva di un’identità ben precisa. Un posto in cui il contemporaneo prova a entrare, con prepotenza, nel tessuto della città storica.
– Zaira Magliozzi
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