Spazi di fruizione pubblica in una smart city. Ultimo giorno a Torino per il festival Architettura in Città, fra trasformazioni urbane, sostenibilità e reti tecnologiche. Qui qualche immagine random
Sei grandi cornici urbane, riferimento calviniano a Le città invisibili: “Le città Sottili”, “Le città e gli Scambi”, “Le città continue”, “Le città e i segni”, “Le città e il desiderio” e “Le città e la memoria + Le città e gli occhi”. Con parole chiave ricorrenti come tecnologia, sostenibilità, ambiente e sviluppo, green economy, […]
Sei grandi cornici urbane, riferimento calviniano a Le città invisibili: “Le città Sottili”, “Le città e gli Scambi”, “Le città continue”, “Le città e i segni”, “Le città e il desiderio” e “Le città e la memoria + Le città e gli occhi”. Con parole chiave ricorrenti come tecnologia, sostenibilità, ambiente e sviluppo, green economy, smart grid e ict: perché “d’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.
Questo il contesto del festival Città visibili – Torino Smart City, parte della seconda edizione del festival Architettura in Città, in pieno svolgimento – fino al 2 giugno – a Torino: un’occasione eterogenea e interattiva, in grado di avvicinare un pubblico vasto all’architettura attraverso l’interazione con forme progettuali, artistiche e visive diverse. Una vetrina aperta alla collettività, senza i “grandi nomi” delle archistar e ad uso non esclusivo dei soli addetti ai lavori, che spazia tra nove aree tematiche: architettura e design, città e paesaggio, teatro e cinema, arte, musica, libri, educational, smart e radical. Dei temi generali vi abbiamo già parlato in una precedente news: ora lasciamo la parola alle immagini, catturate random in questi giorni di rassegna…
– Elisabetta Biestro
www.architetturaincitta.oato.it
www.lecittavisibili.eu
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