Un mandala per celebrare il Rito della Luce. Loredana Longo firma l’opera ai piedi della Piramide di Staccioli, in Sicilia. Torna il percorso spirituale di Antonio Presti, nei giorni del solstizio d’estate. Le foto in anteprima
“Ho scelto la parola Waiting in un momento storico in cui nessuno si ferma ad aspettare, ma in cui le aspettative sono molte. Waiting crea un clima di sospensione, è l’attimo di una richiesta, una preghiera al cielo.” A parlare è l’artista catanese Loredana Longo, a proposito dell’opera progettata in occasione del Rito della Luce […]
“Ho scelto la parola Waiting in un momento storico in cui nessuno si ferma ad aspettare, ma in cui le aspettative sono molte. Waiting crea un clima di sospensione, è l’attimo di una richiesta, una preghiera al cielo.” A parlare è l’artista catanese Loredana Longo, a proposito dell’opera progettata in occasione del Rito della Luce che Antonio Presti celebra, ogni anno, a Motta d’Affermo, ai piedi della straordinaria piramide di Maurizio Staccioli, chiamata 38° Parallelo. Ed è ogni anno che un artista viene invitato a realizzare, come sorta di commento poetico, un grande mandala disteso proprio di fronte all’aulica scultura en plein air, granitico segno geometrico stagliato contro l’orizzonte. Atmosfera irreale: un campo magnetico di energie sacre, nel cuore del paesaggio messinese.
Disegno effimero per definizione, il classico mandala tibetano è un oggetto inconsistente, votato all’impermanenza, esposto all’aria e al trascorrere dei giorni. A distruggerlo è il vento, lentamente. Longo, per il suo progetto, sceglie di confrontarsi con la potenza visiva, evocativa e concettuale della parola, realizzando due grandi scritte speculari, che tracciano sul suolo la forma instabile e concreta dell’attesa: una, specchiante, a riflettere il cielo, l’altra realizzata insieme alla gente, in un vero e proprio rito collettivo. I materiali: 5000 kg di sale, 18 metri di specchi, centinaia di steli di bambù e stoffa. Tutto rigorosamente bianco, nel candore di una visione rigorosa, luminosa, costruita sull’idea di purezza.
Il rito della Luce di Presti cade nei giorni del Solstizio d’estate, quando le ore di luce superano quelle del buio. Partecipare significa compiere, metaforicamente, un viaggio spirituale, che nel percorso all’interno della scultura di Staccioli trova un corrispettivo fisico, corporeo: dopo aver attraversato il tunnel sotterraneo lungo trenta metri, immersi nell’oscurità assoluta, si giunge nel cuore della Piramide. Ma nel percorso inverso, il lungo corridoio appare bagnato da un chiarore pulviscolare, quasi un richiamo magico: è il sole, che dal fondo indica la strada, suggerendo il tepore di un nuovo passaggio, un altro inizio.
Ad accompagnare l’evento reading di poesia, danze, performance, concerti e anche un momento ecologico: piccole piante aromatiche saranno piantate nel terreno circostante la Piramide. Un altro rito, stavolta a sfondo botanico, officiato da improvvisati guerrilla gardners: sarà il pubblico a partecipare alla piantumazione, lasciando un proprio dono al territorio, preziosa testimonianza di vita e di rigenerazione.
– Helga Marsala
“Notte della Poesia”
sabato 23 giugno 2012, dalle 21 a mezzanotte
Museo della Ceramica-Palazzo Trabia, Santo Stefano di Camastra (Me)
“Rito della Luce”
domenica 24 giugno 2012, dalle 15 all’imbrunire
Piramide 38° Parallelo – Motta d’Affermo (Me)
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