Un’opera d’arte in un minuto. Uno storico format olandese, che ora sbarca a Shanghai per un festival internazionale. Cinque artisti dall’Italia, tra cui Bianco-Valente. Ambasciatori nazionali per il The One Minutes Forum

Cinque italiani Cina. Cinque video, lunghi appena un minuto, per i cinque giorni del Festival Internazionale della Televisione di Shanghai. Si chiama The One Minutes ed è un format nato in Olanda nel 1998: artisti di oltre cento Paesi del mondo realizzano video di 60 minuti, racchiudendo, nello spazio breve di una rapida visione elettronica, […]

Cinque italiani Cina. Cinque video, lunghi appena un minuto, per i cinque giorni del Festival Internazionale della Televisione di Shanghai. Si chiama The One Minutes ed è un format nato in Olanda nel 1998: artisti di oltre cento Paesi del mondo realizzano video di 60 minuti, racchiudendo, nello spazio breve di una rapida visione elettronica, il massimo di senso, di forza iconica, di potenza poetica e comunicativa. Un po’ quello che accade in Italia, da parecchi anni, con il concorso Videominuto, promosso da anni dal Centro Pecci di Prato e dall’emittente Controradio. Formula azzeccata, che piace e che funziona. E, nel caso della rassegna olandese, il 2012 è l’anno di una trasferta speciale: grazie a una collaborazione con la Scuola di Design dell’East China Normal University di Shanghai e con il canale televisivo cinese Art Channel, The One Minutes sbarca per la prima volta in Oriente, ospite, tra l’11 e il 15 giugno, della kermesse internazionale dedicata al mondo delle televisioni.
Qui, nella giornata del 13, avrà luogo anche il Forum internazionale di The One Minutes, con varie realtà culturali chiamate a rappresentare i Paesi coinvolti nel progetto.

Per l’Italia l’unica organizzazione ospite è L’Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino, a cui si deve la selezione delle opere dei cinque videoartisti italiani: Entità risonante di Bianco-Valente, una riflessione sulle proprietà magiche e curative della parola, da sempre strumento e canale potentissimo per maghi, sciamani e psicoterapeuti; Pronto, buongiorno, sono Giulia, con chi ho il piacere di parlare?, di Giulia Caira: storie di ordinaria cartomanzia telefonica, raccontando solitudini casalinghe e rituali superstiziosi in chiave mediatica, da un capo all’altro della cornetta; Eternal flame, di Danilo Correale: l’infinito ardere di una fiamma-monumento, dentro una ciminiera che brucia carbone, celebrando le battaglie dei lavoratori e il coraggio dei combattenti della Resistenza; L’Effetto Ostrica di  Valentina Ferrandes, videomix di riferimenti storici in chiave antropologica, connettendo architettura, paesaggio e narrazione, tra filmati di repertorio girati dal team di De Martino durante la sua prima ricerca in Salento; Roundabout, di Moio&Sivelli, vorticosa circumnavigazione della fontana di Ponticelli, nella periferia nord di Napoli, tramutatasi in rotonda smista-traffico a seguito di abbandono: esempio di paradosso urbano votato all’inutilità.
I cinque video saranno trasmessi, per tutta la durata del Festival, da Art Channel. Ma uno solo – quello di Bianco-Valente – è stato scelto per partecipare, in rappresentanza dell’Italia, al The One Minutes Forum, assieme agli altri sei video di un minuto proposti da Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Giappone e Cina.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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