Haute Couture, AltaRoma. Arte, moda e design, nella città in festa. Con un focus in zona Trastevere: dall’Exelettrofonica alla Fondazione VOLUME!, passeggiate fashion in spazi per l’arte
Torna, dal 6 all’11 luglio, la tradizionale fashion/design week capitolina di AltaRoma, con il contributo dei due colossi Fendi e Valentino. Una sesta edizione zeppa di opening, eventi, presentazioni, laboratori, mostre, sfilate, private-sale. Il tutto sfruttando la cornice magica della Roma più suggestiva, quella dei quartieri tradizionali, dei palazzi storici e dei vecchi cortili, bagnati […]
Torna, dal 6 all’11 luglio, la tradizionale fashion/design week capitolina di AltaRoma, con il contributo dei due colossi Fendi e Valentino. Una sesta edizione zeppa di opening, eventi, presentazioni, laboratori, mostre, sfilate, private-sale. Il tutto sfruttando la cornice magica della Roma più suggestiva, quella dei quartieri tradizionali, dei palazzi storici e dei vecchi cortili, bagnati da un’aura nostalgica.
Diverse le iniziative in campo: da Limited/Unlimited, che coinvolge un collettivo di giovani fashion designer, talentuosi realizzatori di abiti e accessori limited edition iper-contemporanei, a Ethical Fashion, programma di responsabilità sociale pensato per stimolare la nascita di realtà economiche sostenibili tra il sistema moda italiano e alcuni Paesi africani.
Il progetto che però sfrutta maggiormente le potenzialità delle location urbane, creando una piccola mappatura di spazi da attraversare, è A.I. Artisanal Intelligence, ideato da Clara Tosi Pamphili e curato da Alessio de’Navasques.
Arte, artigianato e moda: classico cocktail vincente, riproposto in chiave “esplorativa”. Qui è infatti strategico il ruolo del fashion-flâneur, in un rapporto forte con l’identità dei luoghi. Il pubblico è invitato a seguire un percorso lungo Trastevere, seguendo il filo rosso della creatività artigianale, fra tradizione manifatturiera e sperimentazione estetica. La Lungara, la zona delle Mantellate e l’Orto Botanico, passando per vicolo Sant’Onofrio, via San Francesco di Sales, via degli Orti d’Alibert, via delle Mantellate: giardini bagnati da una luce meridiana e stradine sospese dentro atmosfere umbratili, a fare da scenografia alla promenade.
Gli spazi coinvolti, tutti deputati all’arte contemporanea, si tramutano per l’occasione in atelier-showroom per artigiani e designer, chiamati a realizzare installazioni site specific con le loro collezioni: dalla Galleria Exelettrofonica, che espone i delicati gioielli d’ebano, cachemire e piume firmati da Monica Coscioni, in dialogo con il video Invisibile di Guendalina Salini, alla Fondazione VOLUME!, che ospita i sette pozzi di Ivàn Navarro, canali aperti sulla memoria storica di Roma, ispiratori dei sette headpieces di Gilbert Halabym, futuristici bijoux-scultura intrisi di evocazioni mitologiche; dall’associazione Esthia, dove sono allestiti i tessuti e le stampe della giovane Chiara Cola, allo Studio Stefania Miscetti, in cui un percorso labirintico trapuntato di suoni accoglie le cappe, le mantelle e i capi mutanti di Giovanni Donadini. Per lo spazio RenzoGallo, infine, Tommaso Cecchi de’ Rossi riprende la tradizione artigianale toscana, sperimentando materiali hi-tech e nuove pigmentazioni per la colorazione dei pellami, con tanto di ispirazioni nipponiche.
Il tour si conclude in zona Orti d’Alibert, tra i resti degli antichi giardini della Lungara e la scenografica palazzina-fondale del conte Giacomo d’Alibert, dove Davide Dormino installa Tre chiodi, grande scultura in gesso, simbolo della trasmissione dei saperi e dell’eterna forza dei materiali puri: l’essenza stessa dell’artigianato e dell’operosità creativa.
– Helga Marsala
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