Pietro Lorenzetti, Orazio Borgianni, Canaletto. Sono gli italiani a fare grandi le aste londinesi dedicate agli Old Masters
Se la tornata di aste londinesi dedicate agli Old Masters è stata dominata da John Constable, sia per la cifra record di quasi 28 milioni di euro, sia per i retroscena glam (messo in vendita dalla baronessa Thyssen, con conseguenti dimissioni di Norman Rosenthal), si è trattato solo della punta di un iceberg di sessioni […]
Se la tornata di aste londinesi dedicate agli Old Masters è stata dominata da John Constable, sia per la cifra record di quasi 28 milioni di euro, sia per i retroscena glam (messo in vendita dalla baronessa Thyssen, con conseguenti dimissioni di Norman Rosenthal), si è trattato solo della punta di un iceberg di sessioni che hanno contribuito a risollevare un mercato scosso da solo passeggere flessioni.
Sempre da Christie’s, che archivia un totale di 85 milioni di sterline, Rembrandt, con A Man in a Gorget and Cap, tocca gli 8.44m, sopra la stima minima; ma spetta a un Maestro italiano la performance più eclatante, con Cristo tra i Santi Pietro e Paolo di Pietro Lorenzetti che schizza a 5.08m quintuplicando la base d’asta.
Si cambia fronte, ma anche chez Sotheby’s è targato tricolore il risultato più sorprendente: quello del disegno di Canaletto – Campo San Giacomo di Rialto, Venezia – aggiudicato a 1 milione 945mila sterline (record per i disegni) partendo da una stima di 300-500mila. Nell’asta dipinti antichi – oltre 32 milioni di sterline di totale – brillano Willem Van de Velde, con The Surrender of the Royal Prince During the Four Days’ Battle, 1st-4th June, 1666, aggiudicato a £5.305.250 (stima 1.5-2.5m), Lucas Cranach il Vecchio – Feilitzsch Altarpiece, £4.297.250 – e un altro grande italiano, Orazio Borgianni, con Gesù tra i dottori, altra performance da brividi, venduto a 3.401.250 partendo da una stima di 400-600mila sterline.
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