I racconti sul fiume. Da Cremona a Venezia, lungo le Verdi Acque del Po. Ettore Favini ed Elisabetta Bianchessi, insieme ai naviganti. Verso la Biennale d’Architettura
Saranno una quindicina gli illustri ospiti chiamati ad animare “Verdi Acque”, la sailing week progettata da Ettore Favini ed Elisabetta Bianchessi, in collaborazione con Marco Scotini: dall’antropologo Marc Augè al filosofo Tiziana Villani, dagli artisti Nico Vascellari, Gianni Pettena, Emilio Fantin, Margherita Moscardini, Christian Frosi, agli architetti Severine Roussel, Philipe Zourgane e Renato Bocchi, dai […]
Saranno una quindicina gli illustri ospiti chiamati ad animare “Verdi Acque”, la sailing week progettata da Ettore Favini ed Elisabetta Bianchessi, in collaborazione con Marco Scotini: dall’antropologo Marc Augè al filosofo Tiziana Villani, dagli artisti Nico Vascellari, Gianni Pettena, Emilio Fantin, Margherita Moscardini, Christian Frosi, agli architetti Severine Roussel, Philipe Zourgane e Renato Bocchi, dai critici di Architettura Pippo Ciorra, Baart Lootsma, Sara Marini, Luca Molinari, all’urbanista Yvette Masson Zanussi, fino al regista Alberto Fasulo. Tutti impegnati – insieme a un folto gruppo di studenti – in un percorso tra il fiume Po e la laguna di Venezia, in cerca di suggestioni da mettere in campo, luoghi da scoprire e riletture del sistema paesaggistico e fluviale.
La partenza è fissata per il 23 agosto, da Cremona: a bordo di un taxi veneziano anni ’60 ci saranno i coordinatori del progetto e gli studenti, che in tre giorni di navigazione sosterannno tra Casalmaggiore, Occhiobello, Porto Viro; l’idea è quella di un grande occhio galleggiante, che guarda e registra il paesaggio per poi restituirlo alla gente, fermandosi sulle sponde in un tragitto a step fatto di incontri, videoproiezioni, narrazioni.
La meta? Venezia, dove ci si fermerà durante l’opening della Biennale di Architettura, tra il 26 e il 28 agosto. Qui, ospiti e relatori raggiungeranno a bordo di altre imbarcazioni diverse location – dall’Isola di Sant’Erasmo all’isola di Murano, fino al Padiglione Italia ai Giardini – dando vita a un programma di lecture itineranti, alcune pensate per la terra ferma, altre da seguire in barca. E dal fiume alla laguna, saranno proprio le barche a fungere da piattaforme visive e dialogiche, piccoli quartier generali flottanti da cui attivare incontri e relazioni.
Una maniera per riflettere, innanzitutto, sul concetto di viaggio e sulla condizione di transito, tra esperienze esplorative e di ricognizione territoriale. Mentre l’acqua si fa metafora perfetta di ogni processo d’attraversamento ma anche della necessaria trasmutazione dei luoghi.
Verdi Acque nasce all’interno del Master “Paesaggi Straordinari”, organizzato dal Politecnico di Milano, dipartimento Indaco, e da NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, in collaborazione con il Distretto Culturale della Provincia di Cremona, il Consorzio Navigare l’Adda e l’Associazione Canottieri di Cremona.
– Helga Marsala
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