Venezia Updates: nel Padiglione Israeliano c’è un negozio nel quale tutti i fatti (e i fattacci) della recente storia del paese si trasformano in gadget e merchandising. Qui il video
Non si limita a riflettere sui cambiamenti – anche drammatici – avvenuti nell’architettura israeliana negli ultimi quarant’anni il Padiglione Israele alla Biennale d’Architettura di Venezia nel 2012. Oltre all’esposizione degli architetti Assaf Evron, Fernando Guerra, Florian Holzherr, Nira Pereg, Jan Tichy, tutto il piano terra è dedicato ad un grande negozio nel quale sono in vendita […]
Non si limita a riflettere sui cambiamenti – anche drammatici – avvenuti nell’architettura israeliana negli ultimi quarant’anni il Padiglione Israele alla Biennale d’Architettura di Venezia nel 2012. Oltre all’esposizione degli architetti Assaf Evron, Fernando Guerra, Florian Holzherr, Nira Pereg, Jan Tichy, tutto il piano terra è dedicato ad un grande negozio nel quale sono in vendita gli oggetti di merchandising realizzati dal designer Tal Erez e dedicati ai momenti topici dei rapporti tra Israele e Stati Uniti d’America a partire dal fatidico 1973 ad oggi.
Tutti conditi, peraltro, da un humour amarissimo: dalla cartolina postale per inviare i saluti dai territori occupati all’anello con la sagoma dello stato di Israele a forma di portaerei e ancora la bottiglietta di terra santa, la Bibbia di Milton Friedman e i pupazzetti di Jimmy Carter e di Sadat, protagonisti della firma degli accordi di pace a Camp David. Un padiglione israeliano realmente insolito che vi facciamo percorrere attraverso questo video blitz…
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati