35mila visitatori, 3mila vip, 600 collezionisti internazionali. Sh Contemporary 2012 a gonfie vele: parla il direttore Massimo Torrigiani
Una bolognese in Cina. È andata a gonfie vele, nelle parole degli organizzatori Sh Contemporary 2012, la fiera europea – anzi, italiana – sbarcata a Shanghai e diretta da Massimo Torrigiani. Novanta le gallerie, provenienti da 18 nazioni, 30 musei d’arte contemporanea cinese, progetti speciali, talks e conferenze, come si conviene ad un appuntamento fieristico […]
Una bolognese in Cina. È andata a gonfie vele, nelle parole degli organizzatori Sh Contemporary 2012, la fiera europea – anzi, italiana – sbarcata a Shanghai e diretta da Massimo Torrigiani. Novanta le gallerie, provenienti da 18 nazioni, 30 musei d’arte contemporanea cinese, progetti speciali, talks e conferenze, come si conviene ad un appuntamento fieristico dedicato all’arte contemporanea. E i visitatori? Ben 35mila, mentre 3mila sono stati i vip – fra i quali 600 collezionisti – che hanno partecipato alla preview.
“Tutte le gallerie – ha commentato Torrigiani – hanno espresso un giudizio più che positivo sulla fiera: la presenza e l’attenzione dei collezionisti ‘giusti’ , cinesi e asiatici, sono state molto elevate e, soprattutto, la qualità complessiva della fiera è stata giudicata da tutti tale da far sì che ogni galleria si sentisse nel posto giusto, cioè alla fiera cui si deve partecipare per lavorare sul mercato cinese”. Non sono mancate le vendite, con una predominanza quasi scontata dell’arte cinese. Ma sono andati bene anche Ablade Glover, i nostri Alighiero Boetti e Francesco Clemente, Yoyoi Kusama e Cartsten Nicolai, tra gli altri.
– Santa Nastro
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