Al Polo Sud, ma con caschi, visori e cuffie 3D. E in un teatro. La compagnia belga Crew apre a Prato la decima edizione di Contemporanea Festival
Contemporanea Festival: edizione numero dieci, tempo di bilanci. Il direttore artistico Edoardo Donatini così riflette: “La crisi del sistema, evidente, può servirci per ripartire. Noi siamo ‘condannati’ a scrutare sempre l’orizzonte”. Sembra di sentire Marshall McLuhan, quando, rifiutando l’idea propriamente romantica dell’artista solipsisticamente chiuso in una torre d’avorio intento a creare, lo indicava, al contrario, […]
Contemporanea Festival: edizione numero dieci, tempo di bilanci. Il direttore artistico Edoardo Donatini così riflette: “La crisi del sistema, evidente, può servirci per ripartire. Noi siamo ‘condannati’ a scrutare sempre l’orizzonte”. Sembra di sentire Marshall McLuhan, quando, rifiutando l’idea propriamente romantica dell’artista solipsisticamente chiuso in una torre d’avorio intento a creare, lo indicava, al contrario, in una torre di avvistamento, a scrutare l’orizzonte, preconizzando l’avvenire, in piena relazione con il fuori. È un orizzonte internazionale, quello cui ci si riferisce fino al 7 ottobre, a Prato.
L’inaugurazione è affidata alla compagnia belga Crew con Terra Nova, spettacolo per soli 55 spettatori, immersi, tramite caschi, visori, cuffie, in una realtà virtuale che simula, su tavoli basculanti, una storica spedizione al Polo Sud del 1911. Il francese Jonathan Capdevielle, attore feticcio di Gisele Vienne, dà vita a una spiazzante performance in bilico tra vita reale e fantasticata. La belga Lisbeth Gruwez, calamitante musa di Jan Fabre, presenta Birth of Prey, mentre l’attore e regista italo/svizzero Massimo Furlan propone You can speak, you are an animal, spettacolo attraversato dai ritmi ipnotici del post-punk inglese.
Almeno due segnalazioni tra gli artisti italiani: Lucia Calamaro che ricompone ad hoc, in un’opera unica, la sua tetralogia L’origine del mondo, e Accademia degli Artefatti, che racconta di mamme assassine nel nuovo Talking care of baby. Non mancano proposte per bambini e ragazzi: la nuova produzione del TPO, Corbezzoli, e Una lettura quasi per Bene in cui Enrichetta Bortolani legge Carmelo Bene per le scuole medie superiori. Tra le iniziative collaterali, da ricordare il Raduno degli artisti della scena – Punctum e tempo, organizzato da Claudio Morganti, e i due laboratori teatrali condotti dallo stesso Morganti e da Fanny & Alexander.
– Michele Pascarella
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