Ancora dal festival Images di Vevey: tante sorprese dagli eventi paralleli, con una lezione di (anti)retorica dagli studenti del CEPV. Da cercare nella fotogallery…
Comunicare direttamente al cittadino la presenza dell’immagine nella sua vita quotidiana. C’è anche una chiara necessità pedagogica, fra gli obbiettivi del festival Images, prestigiosa rassegna svizzera di fotografia appena inaugurata a Vevey. Che noi continuiamo a documentare, andando stavolta a dare un’occhiata ad alcuni dei molteplici eventi paralleli, che tendono a coinvolgere diverse realtà locali, […]
Comunicare direttamente al cittadino la presenza dell’immagine nella sua vita quotidiana. C’è anche una chiara necessità pedagogica, fra gli obbiettivi del festival Images, prestigiosa rassegna svizzera di fotografia appena inaugurata a Vevey. Che noi continuiamo a documentare, andando stavolta a dare un’occhiata ad alcuni dei molteplici eventi paralleli, che tendono a coinvolgere diverse realtà locali, dalle gallerie alle scuole. Decisamente da citare l’esposizione per i 10 anni del collettivo POC (Piece Of Cake), allestita al Local d’art contemporain.
Ma ancor di più la mostra Payday, degli studenti del Master in fotografia al CEPV, la celebre scuola di fotografia di Vevey. Per questa edizione di Images 14 studenti hanno lavorato con Eva Leitolf, fotografa tedesca, sul tema del denaro, un progetto coordinato da Virginie Otth e Nicolas Savary. Far lavorare un gruppo di giovani sul tema del denaro è operazione a forte rischio retorica: ma qui si scoprono almeno tre opere che mettono al sicuro, in questo senso. Parliamo del lavoro di Simon Rimaz (presente nel festival anche con un omaggio ai trecento anni della nascita di Rousseau), di Mehdi Benkler, di Chloé Cardinaux. Ne vedete le opere nella fotogallery, a voi il giudizio…
– Jean-Marie Reynier
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