Dalla politica all’arte. E ritorno. Andrea Diprè, il super critico televisivo, torna alle origini. E scende in campo. Mentre Sgarbi dà il meglio di sé con comizi elettorali fuori dalle righe

Il primo amore non si scorda mai. E il suo, Andrea Diprè, in fondo al cuore lo ha coltivato con costanza. Risucchiato dal tourbillon dell’art world casereccio, tra dilettanti allo sbaraglio, sexy divette col pallino della creatività e timidi pittori di provincia in cerca di occasioni, lui non ha mai dimenticato le sue origini. Rimanendo […]

Il primo amore non si scorda mai. E il suo, Andrea Diprè, in fondo al cuore lo ha coltivato con costanza. Risucchiato dal tourbillon dell’art world casereccio, tra dilettanti allo sbaraglio, sexy divette col pallino della creatività e timidi pittori di provincia in cerca di occasioni, lui non ha mai dimenticato le sue origini. Rimanendo un soldato al servizio della fede politica.
Molti anni fa candidato con la Margherita e l’Ulivo, dopo clamorosa trombatura passò – con nonchalance – alla Lega, divenendo responsabile della Consulta Cattolica e dei Cattolici Padani. Ma il successo, Diprè, l’ha raggiunto grazie all’arte, con quella sua faccia-icona offerta all’impietosa telecamera quotidiana.
Oggi, il nostro capitano coraggioso, annuncia la sua nuova discesa in campo. E lo fa, come prevedibile, attraverso il video: “Con questo appello televisivo voglio porre le basi di un mio nuovo, grande progetto politico”. Rullo di tamburi. Un partito? Un movimento civico? Non è chiaro ancora. L’unica certezza è che lui c’è e ci sarà, in cerca di qualche minuto di celebrità, nell’avventura elettorale che l’Italia si accinge a progettare. La chicca che mancava.

Punti del programma? Uno solo: “Trasformare l’utopia, l’ideale, il sogno, in fatto, in realtà, completamente al di fuori degli schemi, delle logiche degli interessi”. Mica poco. Un po’ fumoso in verità, ma lui è fatto così. Nelle parole ci si perde, inebriato dal gusto mellifluo del suo fenomenale critichese, qui divenuto, diligentemente, politichese. E via a discettare di libertà e indipendenza, due concetti che fa suoi con convinzione, poiché “libero è colui che ha sempre vissuto a favore di chi è escluso dai poteri contrattuali”. Questo lui è, o almeno dice di essere: improbabile paladino degli ultimi, gli artisti che il mercato non vuole (chissà perchè) e relega alle file di fondo, senza pietà e misericordia. Fioccano quindi le promesse populiste di uno pseudo-progetto demagogicamente “super partes”, tra difesa degli anziani abbandonati, dei giovani privati del futuro, dei poveri destinati a “spiare in silenzio, in una perenne notte di Natale, i banchetti dei signori della vita” (chapeau!).

Forse stregato dal successo di Grillo, maturato sull’onda mediatica dell’antipolitica, Diprè avrà pensato che anche lui, in fondo, ce la poteva fare. E del resto il suo maestro e padre immaginario, Vittorio Sgarbi, in tal senso è ottimo riferimento. L’ex sindaco di Salemi è di nuovo impegnato in una infuocatissima campagna elettorale, a fianco dell’intrepido Cateno de Luca, leader del movimento “Sicilia Vera”. Lo scenario è quello, convulso, delle elezioni regionali siciliane. Imperdibile il recentissimo comizio, ripreso con gusto dal discolo Giuseppe Cruciani ai microfoni de “La Zanzara”: trionfo di sfottò cabarettistico, condito di scurrilità e moleste frecciatine agli avversari. Lo Sgarbi teatrale all’ennesima potenza, incontenibile, inarrivabile.
Una bella lotta quella tra i due critici, accomunati – con le dovute differenze, per carità – dal sacro fuoco per l’arte e la politica, che ai media li consegna e li condanna. Ce la faranno a rimediare qualche consenso? Si levi la voce degli elettori-spettatori. Alle urne l’insindacabile giudizio.

– Helga Marsala

Progetto politico del dott. avv. Andrea Diprè – parte II

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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