Lido Updates: cast e troupe under 30, per i “bamboccioni” di Paul Negoescu. Ma anagrammi e giochi strutturali non bastano a convincere il pubblico…
Paul Negoescu riesce ad inanellare tutti i luoghi comuni della regia cinematografica in un solo colpo: si parte con sesso di routine su un divano Ikea, passando per la telefonata, anch’essa di routine e, terminando sui tavoli da pranzo a casa dei parenti o in un ristorante sulle note di un karaoke. Trama: il trentenne […]
Paul Negoescu riesce ad inanellare tutti i luoghi comuni della regia cinematografica in un solo colpo: si parte con sesso di routine su un divano Ikea, passando per la telefonata, anch’essa di routine e, terminando sui tavoli da pranzo a casa dei parenti o in un ristorante sulle note di un karaoke. Trama: il trentenne Radu lascia la fidanzata Adina durante i festeggiamenti di Capodanno e passa da un pub all’altro alla ricerca della sua ex, Nadia. Ma la trovata dell’anagramma è debole per giustificare un film povero di contenuti.
Nel pressbook sotto la voce “note di produzione” viene sottolineata l’età media inferiore ai trent’anni del cast e della troupe. Un dato anagrafico utile ai fini della valutazione di un film? Quello che è senz’altro indiscutibile è la mancanza di originalità. O luna in Thailandia è un film ovvio di un borghese dell’est annoiato e senza argomenti. Negoescu con espedienti strutturali prova a costruire un sottotesto ma ci rifila una drammedia banale senz’anima né messaggio da diffondere. Ancora un film sulla mancanza di identità e sul carattere ameboide della generazione dei giovani adulti, figli della media borghesia di un mondo capitalista. Succede anche a Budapest…
– Federica Polidoro
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