L’investitura di Capitale Europea della Cultura? Fa schizzare in alto il turismo. A dimostrarlo è il team di Maribor 2012, che inaugura l’autunno fornendo qualche dato
Agli scettici, a chi non crede che queste iniziative possano essere importanti attrattori di possibilità, bisogna portare l’esperienza degli operatori sloveni, quest’anno impegnati nella grande sfida di Capitale Europea della Cultura. Protagonista per il 2012 è, infatti, Maribor, graziosa città slovena, famosa per il suo vino, per le terme e per lo sport. E quest’anno […]
Agli scettici, a chi non crede che queste iniziative possano essere importanti attrattori di possibilità, bisogna portare l’esperienza degli operatori sloveni, quest’anno impegnati nella grande sfida di Capitale Europea della Cultura. Protagonista per il 2012 è, infatti, Maribor, graziosa città slovena, famosa per il suo vino, per le terme e per lo sport. E quest’anno anche per la cultura, tanto da incrementare ulteriormente un turismo già florido, con provenienza soprattutto dall’Austria: oltre 1,3 milioni di visitatori, 300 giornalisti stranieri accreditati, 400 articoli in rassegna stampa, 600.000 visitatori sul sito web, 3000 utenti per l’app dedicata, e così via. Risultati ottenuti anche grazie alla collaborazione più stretta con città partner come Ptuj, Gradec, Velenje, Murska Sonota, Novo Mesto, con i Tourist Board sloveno e cittadino, con i soggetti operanti nell’industria del turismo, fortemente incoraggiata dalla dimensione europea del programma di Maribor 2012. Un programma che ha puntato al coinvolgimento del comprensorio, in una dimensione nazionale pubblico – privata, ma anche all’integrazione e allo sviluppo sociale ed economico. La stessa sfida, nel 2019, dovremo affrontarla anche noi: l’esperienza dei nostri vicini sloveni può certamente offrire un’interessante chiave di lettura.
– Santa Nastro
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