“Per vivere faccio la grafica: per morire faccio l’artista”. La riot girl Dafne Boggeri protagonista nel talk di Artelibro
Ha deposto le bombolette e mollato i vagoni dei treni: il proprio essere underground, oggi, Dafne Boggeri lo lancia su carta. Le sale seriose di Artelibro, a Bologna, ammantate di riviste ultrachic e libri d’artista venduti a peso d’oro, si illuminano della freschezza punk di un talk decisamente anticonformista. Ode alle fanzine, ode alla peggio […]
Ha deposto le bombolette e mollato i vagoni dei treni: il proprio essere underground, oggi, Dafne Boggeri lo lancia su carta. Le sale seriose di Artelibro, a Bologna, ammantate di riviste ultrachic e libri d’artista venduti a peso d’oro, si illuminano della freschezza punk di un talk decisamente anticonformista. Ode alle fanzine, ode alla peggio cartaccia, ode all’estetica più distrofica: la Boggeri racconta un sottobosco lucido e intelligente.
Presentando il Face Book della tedesca Sonja Cvitkovic, ultimo quaderno nato nell’orbita dei Full Moon Saloon, appuntamento con il contemporaneo che si accende a Milano, da O’, ad ogni luna piena. Incontro piacevole con una riot girl dell’arte, che ammette senza nascondersi dietro un dito: “Per vivere faccio la grafica: per morire faccio l’artista”. Beh: è l’Italia, baby!
– Francesco Sala
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