Pistoletto? Adesso fa il Tino Sehgal. Foto e video della performance relazionale a Piazza Duomo, con seicento ragazzi testimonial del Manifesto della sostenibilità per la moda italiana
“Due ore di prove ieri, tre ore oggi, e poi… per una cosa che dura cinque miniti…”. Sciamano sconsolati da Piazza Duomo, i seicento ragazzi – studenti delle scuole di moda, arte e design di Milano – protagonisti della performance Il Terzo Paradiso, che Michelangelo Pistoletto, in apertura della settimana della Moda, ha dedicato al […]
“Due ore di prove ieri, tre ore oggi, e poi… per una cosa che dura cinque miniti…”. Sciamano sconsolati da Piazza Duomo, i seicento ragazzi – studenti delle scuole di moda, arte e design di Milano – protagonisti della performance Il Terzo Paradiso, che Michelangelo Pistoletto, in apertura della settimana della Moda, ha dedicato al Manifesto della sostenibilità per la moda italiana. Anche se foste fra i disillusi, sconsolati davanti alle ultime prove non propriamente convincenti del protagonista dell’Arte Povera, comprenderete che comunque un evento legato al lui, in una location come quella di Piazza Duomo, ha creato grandi attese, richiamando frotte di spettatori appiccicati alle transenne.
Appiccicati per ben poco, visto che tutto si è risolto con i ragazzi, abbigliati a gruppi con semplici T-shirt di diversi colori, disposti a ricreare in 3D una sagoma del simbolo del Terzo Paradiso tracciato sul lastricato. E nei ringraziamenti del Maestro, che ha approfittato per amplificare il battito del cuore del figlio di Gianna Nannini. Utile? Non troppo, come tutta la rapida sfilata – ma la sostenibilità per la moda italiana dov’era? -, chiusa dai ragazzi in fila per avere la maglietta autografata da Pistoletto. Inutile, ma coinvolgente e socializzante: come dire, molto à la Tino Sehgal…
– Massimo Mattioli
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