Roma, quando l’urban style è di moda. Torna la notte di Vogue, per le strade della città. Mentre Jodiel fa sfilare le modelle sugli autobus
Dopo Milano e prima di Firenze (dove è in programma per il 18 settembre) arriva nella capitale la Vogue Fashion Night Out, la sera del 13 settembre: boutique aperte fino a tarda notte, limited edition in vendita per poche ore, performance ed eventi studiati ad hoc per una celebrazione collettiva della moda, dedicata a tutti […]
Dopo Milano e prima di Firenze (dove è in programma per il 18 settembre) arriva nella capitale la Vogue Fashion Night Out, la sera del 13 settembre: boutique aperte fino a tarda notte, limited edition in vendita per poche ore, performance ed eventi studiati ad hoc per una celebrazione collettiva della moda, dedicata a tutti i suoi appassionati.
Dai mimi e giocolieri in scena a via Borgognona, alla caccia al tesoro organizzata da Double e MercatoMonti, passando per Piazza in Lucina dove suoneranno i musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia, ad accompagnare lo shopping di lusso; e poi performance di artisti di strada anche via Margutta, dove le vetrine si guarderanno gustando il gelato offerto da Bistro22.
La scalinata di Trinità dei Monti tornerà prestigiosa passerella, per una sera: è l’evento a sorpresa – svelato poche ore fa – di Altaroma: dalle 19 l’appuntamento è con i giovani stilisti romani: da Alessandro D’Amico ad Antonella Rossi, da Antonio Grimaldi a Charline De Luca, da Fabrizio Talia a Greta Boldini, da Jamal Taslaq a KA-MO, da Luigi Borbone a Tiziano Guardini. Una trentina di designer in tutto, insieme per dar vita a una sfilata sui generis, completamente estemporanea, accompagnati dalla musica dei dj di Dimensione Suono Roma.
Intanto, il 12 settembre, dalle 20.30 alle 22.30 Jodiel – David Moresco propone le sue ultime creazioni On the Road: prima tappa della sfilata a piazza Venezia, alle 20.30, proseguendo sugli autobus ATAC (messi a disposizione per l’occasione) verso una destinazione a sorpresa. Una performance urbana, per raccontare lo stile contemporaneo.
– Maria Cristina Bastante
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