Un mentore, per un protetto. Nel format del Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative c’è una nuova disciplina. Kazuyo Sejima inaugura la categoria Architettura
Maestri e allievi a confronto, per il “Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative”. Le coppie, formate da un artista emergente e da un veterano, si godono un anno di collaborazione creativa one-to-one, conquistandosi visibilità, esperienza e l’opportunità di sviluppare un progetto originale a quattro mani. È questo il format del programma filantropico istituito da Rolex […]
Maestri e allievi a confronto, per il “Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative”. Le coppie, formate da un artista emergente e da un veterano, si godono un anno di collaborazione creativa one-to-one, conquistandosi visibilità, esperienza e l’opportunità di sviluppare un progetto originale a quattro mani. È questo il format del programma filantropico istituito da Rolex nel 2002 e tutto orientato all’idea del confronto inter-generazionale: uno sguardo al background consolidato di star riconosciute e un’attenzione speciale alle intuizioni dei giovanissimi, testimoni di un presente in corsa e di un futuro che è già dietro l’angolo.
Le categorie? Danza, Cinema, Musica, Teatro, Letteratura, Arti Visive. E per l’edizione in corso (2012-2013) c’è anche una new entry, annunciata proprio in questi giorni: da adesso l’Architettura – che nel 2002-2003 era già entrata in gioco con la coppia Alvaro Siza/Sahel Al-Hiyari, ma sotto la categoria Visual Arts – diventa una sezione autonoma, inaugurata da un mentore decisamente eccellente: è infatti Kazuyo Sejima, anima dello studio giapponese SANAA e già vincitrice del prestigioso “Pritzker Prize”, il primo mentore della categoria appena istituita. Chi sarà l’allievo scelto dall’archistar nipponica? Lo sapremo soltanto ad ottobre. Nel frattempo, proseguono i lavori per le coppie già all’opera: gli scrittori Margaret Atwood e Naomi Alderman, i registi teatrali Patrice Chéreau e Michal Borczuch, i musicisti Gilberto Gil e Dina El Wedidi, gli artisti William Kentridge e Mateo López, i danzatori Lin Hwdai-min e Eduardo Fukushima, il regista e montatore Walter Murch e la film editor Sara Fgaier.
Una line up notevole, che con Sejima e il suo “protetto” va ad arricchirsi ulteriormente. Ancora misterioso il nome del giovane, ma già ufficiale il progetto a cui avrà modo di lavorare: si tratta di “Home for All”, un percorso di ricerca e progettazione per i luoghi colpiti dallo Tsunami del 2011, portato avanti da Sejima e da altri illustri architetti giapponesi. Gli studi per la ricostruzione dell’isola di Miyato-jima, presentati da SANA alla Biennale di Architettura appena inaugurata, rientrano in questa straordinaria iniziativa.
In passato, tra i maestri ingaggiati dal programma Rolex ci sono nomi del calibro di Tahar Ben Jelloun e Toni Morrison, Peter Sellars e Robert Wilson, Brian Eno e Yossou N’Dour, Anish Kapoor e John Baldessari, Trisha Brown e William Forsythe, Zhang Yimou e Martin Scorsese
– Helga Marsala
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