Una petizione per il Padiglione Italia. Firmate e fate firmare per avere anche noi, in tempi civili, il curatore per la prossima Biennale d’Arte
Qualcuno ha notizie del Ministro Lorenzo Ornaghi? Le cronache raccontano di una sua presenza a Venezia per la vernice della Biennale di Architettura: noi di Artribune presidiamo Venezia da un paio di settimane, anche per la Mostra del Cinema, eppure non ci è capitato di incrociarlo. Gli avremmo posto volentieri di persona qualcuna delle domande […]
Qualcuno ha notizie del Ministro Lorenzo Ornaghi? Le cronache raccontano di una sua presenza a Venezia per la vernice della Biennale di Architettura: noi di Artribune presidiamo Venezia da un paio di settimane, anche per la Mostra del Cinema, eppure non ci è capitato di incrociarlo. Gli avremmo posto volentieri di persona qualcuna delle domande che gli abbiamo spesso rivolto dalle nostre pagine: se gli sembra giusto condannare l’Italia ad essere rappresentata da un padiglione nazionale debole, per carenze dei suoi predecessori ma anche un po’ sue; e se gli sembra corretto mettere in imbarazzo davanti al mondo un professionista serio come Luca Zevi, costringendolo a lavorare ad un impegno così importante con un decimo del tempo necessario, tempo nel quale – va ribadito – Zevi è riuscito a fare miracoli.
Ma soprattutto gli avremmo voluto chiedere perché sembra intenzionato a doppiare la malaugurata performance con la Biennale Arti Visive del 2013, e stavolta senza l’attenuante del turnover politico che magari ha rallentato certi procedimenti. Già, perché il tempo corre inesorabile, e ad otto mesi dal via – mentre si moltiplicano i paesi già pronti con i propri progetti, solo ormai da affinare e perfezionare, noi al solito ci ritroviamo senza neanche il curatore. E siccome la nomina compete direttamente al Ministero – un’assurdità quasi unica, ma adesso non vogliamo aprire troppi fronti critici -, le risposte le attendiamo proprio dal professor Ornaghi. E non avendo avuto la possibilità di porgli le domande, stanchi di ribadirle in inascoltati appelli lanciati dai nostri abituali mezzi giornalistici, abbiamo deciso di scrivergliele, le domande, corredandole di 5mila firme. Se volete che la vostra, di firma, sia fra queste, non avete che da clikkare al link che vedete qui sotto…
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