4 artisti per 4 registi, madrina Beatrice Bulgari. A Roma Filippine, Iran, Kazakistan, India e Italia unite in Crossing Culture, in scena alla Pelanda…
Beatrice Bulgari l’aveva detto qualche tempo fa che si sarebbe impegnata a coinvolgere sul territorio un maggiore numero di artisti. Una delle tante iniziative che lo dimostrano è Crossing Culture. Già alla terza edizione è una sezione autonoma all’interno di Asiatica Film Mediale, che ha coinvolto nella produzione di quattro cortometraggi gli artisti Alberto di […]
Beatrice Bulgari l’aveva detto qualche tempo fa che si sarebbe impegnata a coinvolgere sul territorio un maggiore numero di artisti. Una delle tante iniziative che lo dimostrano è Crossing Culture. Già alla terza edizione è una sezione autonoma all’interno di Asiatica Film Mediale, che ha coinvolto nella produzione di quattro cortometraggi gli artisti Alberto di Fabio, Alessandro Piangiamore, Alessandro Sarra e Marco Tirelli e i registi Raymond Red, Esmaeel Monsefmarani, Zhanabek Zhetiruov e Mamta Murty. A cavallo tra Oriente e Occidente l’iniziativa mira a creare una interdisciplinarietà creativa fra il cinema e l’arte (tendenza più che mai sulla cresta dell’onda dopo la notizia della categoria CinemaXXI appena istituita anche al Festival del Cinema di Roma).
Scelti da Paola Ugolini, consulente artistico di CortoArteCircuito, gli artisti si sono incontrati nei mesi precedenti, e hanno girato i corti durante i giorni di programmazione dell’Asiatica. Un team di tecnici ha assicurato assistenza nelle fasi di pre-produzione, shooting e montaggio per garantire il rispetto dei tempi e finire entro la fine del Festival. Alla Pelanda di Testaccio per la proiezione erano presenti più di 500 persone e nemmeno aprendo la seconda sala si è riusciti ad accontentare tutti con un posto a sedere. L’astratto Tirelli è stato filmato dal filippino Raymond Red, pioniere del cinema indipendente del suo paese a cui Asiatica quest’anno ha anche dedicato un omaggio. Il pittore Alberto di Fabio ha fatto il suo duetto con Esmaeel Monsefmarani, membro dell’Associazione dei registi Indipendenti Iraniani. Alessandro Sarra che per i suoi “wall paintings” si ispira agli elettrocardiogrammi dei suoi amici è stato raccontato dalla camera di Zhanabeck Zhetiruov, membro dell’Unione dei registi della Repubblica del Kazakistan. Infine il giovane Piangiamore, dedito alla rappresentazione delle metamorfosi della natura, è stato filtrato dagli occhi dell’affascinante Mamta Murthy. Lei regista, fotografa e curatrice, a cui sarà dato più ampio spazio successivamente, è stata insignita nella sua carriera, tra gli altri, del National Award per il Best Film on Art/Culture, dell’International Jury Award del Mumbay International Film Festival e del Best Documentary Award (Federation of Film Societies of India, Kerela_s Signs Festival).
L’opera mecenatizia di Beatrice Bulgari – presidente dell’associazione Macroamici, fra l’altro – si è conclusa con un raffinato dinner a base di eleganti finger food e coppette variopinte dai sapori assai sofisticati per i palati più altolocati e per tutti gli intervenuti alla presentazione.
– Federica Polidoro
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