Alla salute di Gae Aulenti e Vittorio Gregotti. I decani dell’architettura italiana festeggiano in Triennale la Medaglia d’Oro alla Carriera. Premi anche per Vincenzo Latina e De Lucchi
È in formissima, Vittorio Gregotti! Dall’alto dei suoi 85 anni arpiona un bicchiere di bianco e brinda alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana, assegnata in Triennale nel giorno che precede l’apertura di MADE Expo, il grande salone dell’edilizia ospitato nella nuvola di Fuksas. E proprio Fuksas è tra i giurati che assegnano il premio a Vincenzo […]
È in formissima, Vittorio Gregotti! Dall’alto dei suoi 85 anni arpiona un bicchiere di bianco e brinda alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana, assegnata in Triennale nel giorno che precede l’apertura di MADE Expo, il grande salone dell’edilizia ospitato nella nuvola di Fuksas. E proprio Fuksas è tra i giurati che assegnano il premio a Vincenzo Latina: piace il suo intervento nel cuore di Siracusa, con il sobrio padiglione che introduce all’area archeologica dell’Artemision, il tempio di Artemide che si sviluppa sotto il selciato dell’attuale Piazza del Duomo. E a proposito di interventi sul costruito, la menzione speciale nella categoria Riconversione e restauro spetta a Michele De Lucchi, che mette mano alla biblioteca della Fondazione Cini.
Ma il riconoscimento più sentito è proprio per Vittorio Gregotti, che insieme alla coetanea Gae Aulenti e a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo porta a casa la Medaglia d’Oro alla Carriera; un premio significato dai tanti progetti per la Bovisa – su tutti il Teatro Arcimboldi – e dallo strettissimo legame con l’ambiente culturale della città: suoi i restauri alla sede del Corriere della Sera (di cui è tutt’ora contributor), suo il progetto perla Fondazione Feltrinelli. Gae Aulenti lascia invece alla città la riqualificazione dello Spazio Oberdan ed il recente restyling di Piazza Cadorna.
– Francesco Sala
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