Er Batman, questa volta, sarebbe quello col mantello: ecco il Roma Fiction Fest. Parata di stelline locali per l’evento dedicato ai serial di casa nostra
Da I Cesaroni 5 fino ad Un medico in famiglia 8, passando per l’immancabile divina tragedia RAI in salsa (demo)cristiana, questa volta dedicata a quella faccia da schiaffi di Barabba. Tripudio del trash tricolore per la sesta edizione del Roma Fiction Fest, che si è aperto nel fine settimana all’Auditorium Parco della Musica e si […]
Da I Cesaroni 5 fino ad Un medico in famiglia 8, passando per l’immancabile divina tragedia RAI in salsa (demo)cristiana, questa volta dedicata a quella faccia da schiaffi di Barabba. Tripudio del trash tricolore per la sesta edizione del Roma Fiction Fest, che si è aperto nel fine settimana all’Auditorium Parco della Musica e si trascinerà fino al 5 ottobre: premi e premier per i serial all’amatriciana, nell’insistita e ormai un po’ stucchevole pantomima del capitolino simpatica canaglia, votato ad un’etica vicina – nella sua versione però edulcorata – a quella del Tomas Milian con distintivo e colpo in canna.
A menare le danze Miriam Leone, Miss Italia di qualche anno fa oggi impegnata – immaginiamo con tremendo dispendio di energie – nella recitazione di Distretto di Polizia; riconoscimenti alla carriera per Stefania Sandrelli, l’ormai nonagenario Carlo Lizzani e Gillian Anderson: si consiglia l’apertura di un X-file per scoprire come faccia, l’ex agente Scully, a mantenersi gradevole senza bisogno di botox.
Tolte le anteprime del revival di Dallas e della quinta serie di True Blood le serie vere, le produzioni grosse, quelle che si guardano anche oltre i confini nazionali e magari hanno qualcosa da dire in termini di sceneggiatura, regia e recitazione stanno ben alla larga dalle rive del Tevere. Noi aspettiamo che i fratelli Coen tornino sulla neve del delitto con la serie ispirata a Fargo, ormai data per certa: a Roma, in questi giorni, gli imperdibili pilota con Roberto Ciufoli che si dà al thriller e l’irrefrenabile comicità di quel mattacchione di Laganà. Dio benedica il digitale terrestre e la sua sana evasione multicanale; e preservi in salute Sky, Mediaset Premium ma soprattutto… lo streaming on-line.
– Francesco Sala
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