Il sistema italiano del contemporaneo rantola e boccheggia, ma nascono nuove fiere a gogò. Succede perfino a Reggio Emilia dove esordirà Warm Up
Miami ne ha ventidue, Art Basel una diecina, come negare una fiera collaterale a una media città italiana? Che infatti dichiara – Reggio Emilia, questa è la città – di volersi inserire “nel panorama internazionale delle città che da tempo ospitano, accanto alle proprie storiche fiere d’arte, manifestazioni analoghe incentrate sull’arte emergente. Una fiera parallela […]
Miami ne ha ventidue, Art Basel una diecina, come negare una fiera collaterale a una media città italiana? Che infatti dichiara – Reggio Emilia, questa è la città – di volersi inserire “nel panorama internazionale delle città che da tempo ospitano, accanto alle proprie storiche fiere d’arte, manifestazioni analoghe incentrate sull’arte emergente. Una fiera parallela in linea con iniziative simili quali la nuova Set Up (Bologna) e The Others (Torino)”.
Già, le gallerie d’arte non se la passano granché, ma le fiere d’arte crescono come funghi in autunno: ed ecco presentarsi Warm Up, che si svolgerà nella città emiliana dal 7 al 10 dicembre 2012, in concomitanza alla 14a edizione di Immagina Reggio Emilia. Un progetto dedicato alle giovani gallerie, nate dopo il primo gennaio 2008, ideato e curato da Mauro Defrancesco e organizzato e promosso da Romagna Fiere. Stand di buone dimensioni, 32 mq a prezzi annunciati come accessibili, un programma ricco di appuntamenti, con la sezione Indie – collettivi di artisti, enti no-profit, associazioni, fondazioni, premi d’arte, residenze d’arte – ed il Focus, quest’anno dedicato alle Baltic countries (gallerie, associazioni e singoli artisti con sede in Estonia, Lettonia, Lituania). Iscrizioni entro il 31 ottobre 2012.
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