La Biennale, Gioni e il mondo nuovo dell’arte. Dopo il direttore, ai microfoni di Artribune la parola al presidente Paolo Baratta
Ancora sulla Biennale di Venezia, e sulla presentazione di ieri. Stavolta a parlare ai microfoni di Artribune è il presidente Paolo Baratta, che dà il suo punto di vista sull’edizione che si svolgerà dal 1 giugno prossimo in laguna. Un tema che lo coinvolge particolarmente, quello del Palazzo Enciclopedico. Nelle parole del presidente assume, infatti, la […]
Ancora sulla Biennale di Venezia, e sulla presentazione di ieri. Stavolta a parlare ai microfoni di Artribune è il presidente Paolo Baratta, che dà il suo punto di vista sull’edizione che si svolgerà dal 1 giugno prossimo in laguna. Un tema che lo coinvolge particolarmente, quello del Palazzo Enciclopedico. Nelle parole del presidente assume, infatti, la connotazione di un messaggio universale, rivolto soprattutto rivolto ai giovani. Da qui, forse, anche la scelta condivisa di un curatore di 39 anni, del quale Baratta ripercorre le motivazioni di una nomina, in un excursus che da Harald Szeemann – primo curatore “incontrato” nel corso del suo mandato – ad oggi racconta le radici e la storia della critica e della curatela formato Biennale.
“Attraverso questa Biennale – spiega Baratta – Gioni ci darà indicazione su come egli interpreta la figura del curatore. Gioni ha frequentato il mondo nuovo dell’arte, come si vive oggi”; l’obiettivo è dunque anche riuscire a dare attraverso il Palazzo Enciclopedico il termometro delle istanze degli artisti a lui contemporanei. Volete saperne di più? Beccatevi l’intervista in video…
– Santa Nastro
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