Lo spirito indipendente di ArtVerona. Non solo gallerie: in fiera anche un focus sulle realtà votate alla libera ricerca. Editoria, blog, project space, collettivi
ArtVerona è alle porte. Una fiera giovane, che continua a spingere verso la sperimentazione e che guadagna consensi. Accanto alla tradizionale formula della mostra-mercato, con un buon parterre di gallerie italiane, tornano anche format innovativi già collaudati e quest’anno ulteriormente ampliati. Tra questi la “ArtVeronaEasyArea”, sezione per collezionisti cauti o di primo pelo, interessati a […]
ArtVerona è alle porte. Una fiera giovane, che continua a spingere verso la sperimentazione e che guadagna consensi. Accanto alla tradizionale formula della mostra-mercato, con un buon parterre di gallerie italiane, tornano anche format innovativi già collaudati e quest’anno ulteriormente ampliati. Tra questi la “ArtVeronaEasyArea”, sezione per collezionisti cauti o di primo pelo, interessati a spendere al massimo 6mila euro: le opere disponibili saranno visionabili in anteprima on line grazie al progetto StartingCollection.com.
Altro fulcro della kermesse veronese sarà, per la terza edizionedi fila, “INDEPENDENTS“, focus sulle più interessanti realtà indipendenti italiane: il coté più libero e progettuale dell’art system, svincolato dal mercato e tutto rivolto alla ricerca. Qualità, nel segno dell’undergound, dell’informazione laterale, della critica militante e creativa: in campo tutta l’energia esplosiva che arriva dai circuiti minori e che, in realtà, è spesso straordinaria e silenziosa fucina di input strategici. Nel quadro di un’attualità sociale in pieno rivolgimento, tra la morsa della crisi e l’urgenza di nuove prospettive, l’attenzione alla scena indipendente – anche da parte del mainstream – diventa essenziale: un dialogo che facilita l’emersione di nuove pratiche dell’arte, della politica culturale, della comunicazione.
Ecco, dunque, tra i vari soggetti coinvolti, tre realtà che si occupano prevalentemente di arte pubblica e partecipata, con forti risvolti politico-sociali: i fiorentini Spazi Docili e Trial Version, e il ragusano PASS/O; e ancora un’iniziativa originale che sovverte l’ordine delle cose, eleggendo gli studenti del liceo artistico Bruno Munari di Cremona a consulenti per l’Assessorato comunale alle Politiche Educative Giovanili e della Famiglia: a fare da tramite è il CRAC – Centro Ricerca Arte Contemporanea di Cremona.
Spazio poi ai progetti di residenza, tra cui spicca ATLA(S)NOW, da un’idea di Angelo Bellobono, il primo museo diffuso sulle cime dell’Atlas, in Marocco.
Per l’occasione alcune abitazioni private diventano spazi di ricerca e promozione artistica, tra cui Be Quiet, Please, un delicato progetto museale domestico, con sede a Bassano, mentre alla realtà immateriale dei blog, corsia preferenziale su cui la comunicazione corre veloce e libera, “Indpendent” dedica ampia attenzione: tra gli ospiti B come BLOG di Latina, con format innovativi sulla didattica e la narrazione, e Collettivo In, di Camponogara (VE), una mappatura di spazi in disuso riutilizzati a fini creativi.
Per l’editoria minore ci sono Bolo Paper da Milano, Balloon da Catania e Tema Magazine, progetto editoriale senza editore.
Infine i collettivi e le associazioni non profit: da S’odinosuonare, di Padova, tutto improntato alla soundart, a Utilità Manifesta di Terni, impegnato nello sviluppo di un design etico e sociale; dal berlinese artist run space 91 mq, che in che in 4 anni ha autoprodotto oltre 60 appuntamenti (tra mostre, talk, performance), al veronese Interzona, istituzione di riferimento dei Centri Culturali Europei, con vent’anni di attività, 6500 soci, 9 resident DJ e all’attivo una lunga serie di spettacoli teatrali, mostre, concerti, cine e video rassegne.
– Helga Marsala
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