London Updates: Frieze Master decisamente sugli scudi. Con Peter Glidewell imbastiamo un confronto Masters/Tefaf, e poi un video dentro lo strepitoso stand di Zwirner
Al di là del gioco giornalistico per cui “è meglio Frieze o Frieze Masters”, c’è da dire che la nuovissima fiera su arte antica e Novecento organizzata da quelli di Frieze e piazzata in una notevole tensostruttura dall’altra parte di Regent’s Park (vicino allo Zoo di Londra, per capirci) sta davvero impressionando. Un allestimento minimale […]
Al di là del gioco giornalistico per cui “è meglio Frieze o Frieze Masters”, c’è da dire che la nuovissima fiera su arte antica e Novecento organizzata da quelli di Frieze e piazzata in una notevole tensostruttura dall’altra parte di Regent’s Park (vicino allo Zoo di Londra, per capirci) sta davvero impressionando. Un allestimento minimale e asciutto (raro in fiere di antiquariato e dintorni, dove si tende a esagerare ed a barocchizzare tutto) fa da palcoscenico per stand che spesso sono da stropicciarsi gli occhi.
E si parte dall’archeologia, si transita per l’arte medievale, quella moderna fino ad arrivare al contemporaneo del Novecento che nel video qui sotto abbiamo voluto simboleggiare con lo stand di David Zwirner, il quale festeggia l’apertura del suo nuovo spazio londinese con una vera mostra museale dedicata al minimal: da Giulio Paolini a Dan Flavin, da Doland Judd a John McCracken.
Per inquadrare meglio la nuova fiera abbiamo poi chiesto un parere, fermandoci allo stand della sua galleria madrilena Caylus, a Peter Glidewell: a lui abbiamo chiesto un confronto tra la nuova fiera britannica e il Tefaf, la storica fiera di Maastricht che fino a ieri era di fatto l’unica grande realtà globale quanto a fiere di arte non strettamente contemporanea.
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