Massimiliano Gioni: sarà una Biennale di Venezia visionaria, un bestiario dell’immaginazione, con opere anche “di repertorio”. Videointervista al direttorissimo…
È una Biennale curiosa ed inaspettata – almeno a parole, e ad otto mesi dal vernissage – quella cui sta lavorando Massimiliano Gioni. Nel titolo Il Palazzo Enciclopedico il curatore ha scelto di coniugare due istanze differenti, come la necessità di una visione propulsiva dell’immaginario (in grado cioè di cogliere o suggerire degli elementi di […]
È una Biennale curiosa ed inaspettata – almeno a parole, e ad otto mesi dal vernissage – quella cui sta lavorando Massimiliano Gioni. Nel titolo Il Palazzo Enciclopedico il curatore ha scelto di coniugare due istanze differenti, come la necessità di una visione propulsiva dell’immaginario (in grado cioè di cogliere o suggerire degli elementi di natura utopica) con la pratica enciclopedica della “cartografia”, che permetta di tracciare una rappresentazione universale del mondo. L’esito possibile? Di sicuro un “bestiario immaginifico”, come spiega lui stesso nell’intervista rilasciata ad Artribune.
Se resta il fatto che ancora è prestissimo per capire che mostra vedremo, ci dovremmo aspettare una Biennale intellettualistica giocata sulle idee (su modello dell’ultima Documenta) oppure una mostra che rimetta al centro le opere ed il lavoro degli artisti? Gioni parla di bilanciamento tra i due aspetti, da buon manuale Cencelli, che a più di qualche dietrologo è parso però già come prendere le distanze dall’ultima kermesse di Kassel.
E voi che ne pensate?
– Daniele Capra
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