Arte contemporanea? Meglio darsi all’ippica! Artisti che omaggiano cavalli e cavalieri, per l’Umbria Show. E una collezione di opere destinata a crescere, gara dopo gara
Seconda edizione per l’Umbria Show, il concorso ippico nazionale 6 stelle con la più alta dotazione di montepremi. Ad ospitarlo, dal 19 al 21 ottobre, l’ASD Play Horse Farm di Alviano, in provincia di Terni: una struttura di fine Ottocento, a carattere agricolo, oggi trasformata in un circolo ippico con tanto di Hotel e Spa. […]
Seconda edizione per l’Umbria Show, il concorso ippico nazionale 6 stelle con la più alta dotazione di montepremi. Ad ospitarlo, dal 19 al 21 ottobre, l’ASD Play Horse Farm di Alviano, in provincia di Terni: una struttura di fine Ottocento, a carattere agricolo, oggi trasformata in un circolo ippico con tanto di Hotel e Spa. È questa la cornice per Barrage, evento espositivo promosso insieme alla galleria 3)5Arte, per conferire al grande appuntamento sportivo anche una nota creativa: una riflessione su un tema classico, declinato in chiave contemporanea. Non poteva infatti che esserci, al centro del progetto, l’antica e nobile immagine del cavallo con il cavaliere: è il binomio uomo-cavallo, sodalizio che celebrauna storia fatta di lavoro, di sfide belliche o agonistiche, di sintonie tra gesti e sguardi, di esperienze di conoscenza, di addestramento, perfino di terapia.
Così, inserite negli spazi deputati alle gare ecco le installazioni site specific di Paolo Angelosanto, Pasquale Altieri e Massimo De Giovanni, primo step di un Giardino d’Arte che, ad ogni nuova edizione dell’Umbria Show, sarà arricchito con altre opere. Se Angelosanto avanza una riflessione concettuale, rispondendo alla domanda chiave “Cosa resta dopo la gara?”, con un’installazione ambientale dal titolo Piedistalli, composta da da 10 totem in legno, Altieri costruisce un monumento all’immaginazione: il suo unicorno ha il potere di perpetuare l’incantesimo di una primavera perenne, nel cuore di una foresta che non c’è. De Giovanni, infine, sceglie una scultura in cemento e ferro, che si sofferma sui valori dell’accudimento, della protezione e della fiducia, propri del rapporto tra cavaliere e cavallo. A completare il progetto le opere astratte di Vasco Ciaramelletti, Nicola Bragantini e Oscar Netto, e le video-installazioni di Marcello Mantegazza, Fragile Friend e Trittico delle Delizie.
– Helga Marsala
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