A Budapest è tempo di Art Market, con la seconda edizione della riuscitissima fiera. E c’è anche un pezzetto d’Italia: preview per la cugina catanese Art FaCTory 03
Seconda edizione per Art Market Budapest, la fiera dedicata all’arte contemporanea dell’est e del centro Europa, in programma tra il 7 e il 12 novembre 2012. Ancorché giovanissima, la kermesse è già un punto di riferimento per il mercato dell’arte di questa specifica area geografica: un traguardo testimoniato dal successo – in fatto di numeri […]
Seconda edizione per Art Market Budapest, la fiera dedicata all’arte contemporanea dell’est e del centro Europa, in programma tra il 7 e il 12 novembre 2012. Ancorché giovanissima, la kermesse è già un punto di riferimento per il mercato dell’arte di questa specifica area geografica: un traguardo testimoniato dal successo – in fatto di numeri e di opinione – portato a casa l’anno scorso.
La fiera sarà ospitata nel Millenaris, un ex quartiere industriale, assieme a una mostra di sculture all’aperto, installate tra gli edifici del complesso. Non solo mercato, però: tutta la città è coinvolta, con una serie di eventi diffusi tra le varie istituzioni culturali locali.
Un ruolo importante ce l’avrà un progetto incentrato sull’arte contemporanea e l’identità della cultura ebraica. Si tratta di una mostra pensata per celebrare il centenario della nascita di Raoul Wallenberg, diplomatico svedese che salvò migliaia di vite durante l’Olocausto.
Altro tema forte sarà quello della Scuola di Cluj, città della Romania nord-occidentale, ex capitale della Transilvania: una tradizione artistica celebrata da una mostra, con alcuni degli talenti più noti della regione, insieme a una selezione di emergenti.
E non manca un link diretto con L’Italia. Proprio durante Art Market Budapest sarà presentata Art FaCTory 03, fiera catanese, giunta alla terza edizione, che tra il 21 e il 24 marzo 2013 prenderà vita nel centro fieristico Le Ciminiere. Il direttore Daniela Arionte ha commentato così: “La città di Catania rappresenta un luogo unico per il confronto ed il dialogo internazionale sull’arte contemporanea. Non è facile scommettere e investire in questa terra così difficile ma non si può non riconoscerle potenzialità e ricchezza che altri luoghi non possiedono. Due anni di lavoro difficili ed impegnativi ci hanno dimostrato che Catania può e deve confermare il suo ruolo strategico per la promozione dell’arte a livello nazionale ed internazionale.” Giovani fiere crescono e si sostengono, da un capo all’altro d’Europa.
– Martina Gambillara
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