La pittura come grazia, tra simbolo e materia. Gli oggetti poetici di Pizzi Cannella ai Martedì Critici. Ultimo appuntamento romano, al Chiostro del Bramante

Ed è già l’appuntamento numero otto, l’ultimo della stagione, che conclude la prima esperienza negli spazi del Chiostro del Bramante, a Roma. I Martedì Critici chiudono il sipario di questa nuova tranche, insieme a Pizzi Cannella, romano, classe 1955, pittore tra i più affermati in Italia, con una bella carriera spesa anche all’estero, tra musei e […]

Ed è già l’appuntamento numero otto, l’ultimo della stagione, che conclude la prima esperienza negli spazi del Chiostro del Bramante, a Roma. I Martedì Critici chiudono il sipario di questa nuova tranche, insieme a Pizzi Cannella, romano, classe 1955, pittore tra i più affermati in Italia, con una bella carriera spesa anche all’estero, tra musei e gallerie. Nei primi anni Ottanta, insieme ad artisti come Marco Tirelli, Gianni Dessì, Nunzio, fondava la “Nuova Scuola Romana”, o Scuola di San Lorenzo, dal nome del quartiere dove sorge tutt’ora l’ex pastificio Cerere, nucleo creativo del gruppo e grande atelier collettivo, con quegli studi d’artista che dell’edifico avrebbero fatto la storia recente e la fama.
E fu subito la pittura al centro dell’attenzione del gruppo, in sintonia con l’ondata figurativa che avanzava, un po’ ovunque. Pittura, in realtà, che per gli artisti di San Lorenzo rivelava connotati di natura informale ed astratta, alimentati da una spiccata sensibilità per la materia.
Pizzi Cannella, che in principio  aveva sperimentato i linguaggi dell’installazione, abbracciò l’avventura dell’immagine e del colore, per debuttare nel 1984 presso L’Attico di Fabio Sargentini, con una serie di dipinti figurativi. In quegli anni approdò anche da Annina Nosei a New York, spingendo la sua corsa verso la maturità stilistica e una progressiva affermazione personale.

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Piero Pizzi Cannella, Veduta, 2012

Pizzi Cannella è stato ed è ancora il cantore di una pittura innanzitutto italiana, fatta di radici e di tradizione, ma calata nell’attualità. Sedotta dal simbolico, rivolta al mistero primordiale delle cose, la sua ricerca vive di raffinatezza formale, di delicatezza segnica, di densità materica ed emotività tattile, tra geografie sommerse e grammatiche declinate in superficie, con  grazia. Un racconto che si nutre di oggetti silenziosi, testimoni di una poesia del non visto e del non detto: da qui si disegnano la trama dei luoghi, i volumi delle architetture sacre, le immagini di un mondo crepuscolare che è, al contempo, scrigno di parole segrete, di messaggi cifrati, di mitologie resistenti.
Domani, martedì 5 novembre, Piero Pizzi Cannella racconterà al pubblico dei Martedì Critici la sua avventura nell’arte, introdotto da Alberto Dambruoso e Marco Tonelli. E per chi non ci sarà, il meglio dell’incontro lo pubblicheremo noi, martedì prossimo, su Artribune Television. Nel frattempo, godetevi – sempre domani – il video con Giuseppe Gallo.

– Helga Marsala

“I Martedì Critici” – Piero Pizzi Cannella
6 novembre 2012, ore 19.30
Chiostro del Bramante – Via Arco della Pace 5, Roma
Ingresso libero
Contatti: tel. +39 06 68809035
[email protected]
www.imartedicritici.com; www.chiostrodelbramante.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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