Morta a Milano Gae Aulenti. Designer, docente, architetto simbolo a partire dagli Anni Ottanta (con Palazzo Grassi e la Gare d’Orsay). Ecco tutti i progetti
La sua ultima uscita pubblica risale allo scorso 16 ottobre, quando era stata inviata dalla Triennale di Milano per ritirare la Medaglia d’oro alla carriera (breve intervento, che vi riproponiamo nel video allegato). Era malata da tempo, ma continuava a lavorare e a far parlare di sé: Gae Aulenti, architetto e designer classe ’27, di origini […]
La sua ultima uscita pubblica risale allo scorso 16 ottobre, quando era stata inviata dalla Triennale di Milano per ritirare la Medaglia d’oro alla carriera (breve intervento, che vi riproponiamo nel video allegato). Era malata da tempo, ma continuava a lavorare e a far parlare di sé: Gae Aulenti, architetto e designer classe ’27, di origini pugliesi, è morta la scorsa notte, nella sua casa milanese.
Diventata celebre negli Anni Ottanta per il progetto di riqualificazione della Gare d’Orsay e l’allestimento del Museo d’Orsay a Parigi, la Aulenti era impegnata nel recupero dei valori architettonici del passato, con un approccio cauto e rispettoso dell’esistente. Per dieci anni fa parte della redazione di Casabella-Continuità diretta da Ernesto Nathan Rogers, e dal ’95 al ’96 è presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le sue opere significative troviamo la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia, il Padiglione italiano all’Expo ’92 di Siviglia, la ristrutturazione dello Spazio Oberdan a Milano e quella delle ex-scuderie papali al Quirinale di Roma, il restauro del Castello Estense a Ferrara.
Uno dei suoi ultimi lavori è il restauro e la trasformazione in polo culturale del Palazzo Branciforte a Palermo. E una delle sue ultime opere, l’aeroporto di Sant’Egidio di Perugia, verrà inaugurata sabato 3 novembre: anche qui, diamo spazio all’ampio video realizzato da Rai 3 Umbria, dove l’architetto racconta il suo progetto. Nella gallery fotografica molti progetti, compresa la riqualificazione del polo Sant’Agostino di Modena, che ancora deve partire.
– Zaira Magliozzi
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